Fonici, stenotipisti e trascrittori forensi incrociano le braccia: Zero soluzioni dal Ministero

28 gennaio 2025 | 13:12
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Fonici, stenotipisti e trascrittori forensi incrociano le braccia: Zero soluzioni dal Ministero

Sono scesi in piazza questa mattina, 28 gennaio, in piazza Cairoli a Roma i lavoratori “invisibili” dei tribunali: fonici, stenotipisti e trascrittori forensi per chiedere soluzioni al Ministero

Di soluzioni, al momento non se ne vedono e con l’appalto in scadenza a giugno 2025 i posti di lavoro, circa 1500 in tutta Italia, sono a serio rischio. A Roma lo sciopero nazionale di fonici, stenotipisti e trascrittori forensi.

Sono scesi in piazza questa mattina, 28 gennaio, in piazza Cairoli a Roma i lavoratori “invisibili” dei tribunali: fonici, stenotipisti e trascrittori forensi. Torna ad accendersi la protesta mentre si avvicina la scadenza dell’appalto a giugno 2025, con il loro futuro sempre più in bilico.
Il presidio nazionale di questa mattina è servito a chiedere certezze, ancora una volta, al Ministero della Giustizia sulla stabilizzazione della categoria, messa a repentaglio soprattutto dall’introduzione di un software per l’automatizzante delle trascrizioni degli atti giudiziari.

Prima del nuovo sciopero di oggi, s0no state tante le riunioni, i sit-in, i tavoli di consultazione, partiti fin dalla Riforma Cartabia. “Ancora nessuna soluzione, anzi, un passo indietro del Ministero”, ha lamentato Vincenzo Quaranta, Filcams Cgil Teramo. Ricordiamo che in Abruzzo sono circa 200 i fonici, stenotipisti e trascrittori forensi. Dallo scorso settembre abbiamo problemi con aziende che hanno cominciato a chiedere ammortizzatori sociali. Con il Ministero si era avviata la discussione sull’assorbimento di tutti i lavoratori, ma adesso è stato fatto un passo indietro con un’eventuale possibilità di internalizzazione solo di poche unità”, ha evidenziato con preoccupazione il sindacalista. “A questo punto si continuerebbe con l’appalto, in scadenza a giugno 2025, ma rischiamo un taglio e che le aziende non ce la facciano”.

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Il vice ministro della Giustizia, Paolo Sisto, ha manifestato la disponibilità ad avviare un tavolo di confronto per verificare le condizioni di lavoro e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali dei circa 1.500 Fonici, Trascrittori e Stenotipisti impiegati nel servizio di documentazione degli atti processuali. Gli impegni sono giunti nel corso della mobilitazione, in concomitanza con la giornata di sciopero nazionale. L’astensione ha registrato una adesione superiore al 90% in tutta Italia. Lo sciopero era stato proclamato dopo l’ultimo incontro convocato presso il Ministero del Lavoro, conclusosi con un verbale di mancato accordo nell’ambito della procedura di raffreddamento e conciliazione avviata in seguito allo stato di agitazione del personale, proclamato il 30 ottobre 2024. Alla base della mobilitazione, la richiesta di garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e salariali e l’avvio di un confronto sulle modalità di assorbimento di questi addetti che, da oltre vent’anni in condizioni di precarietà lavorativa, garantiscono un servizio essenziale per il sistema giudiziario del Paese.