Giorni della merla tra temperature in aumento e pioggia

28 gennaio 2025 | 09:14
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Giorni della merla tra temperature in aumento e pioggia

I giorni della merla oltre ad essere ricchi di storie e misticismi hanno anche una lettura in chiave climatologica: quando sono freddi ci sarà una bella primavera. Vediamo cosa succede quest’anno.

In arrivo una perturbazione su tutta l’Italia con pioggia e neve in quota, ma le temperature non scenderanno drasticamente, nonostante siamo nel pieno dei giorni della merla quelli che, per antonomasia, dovrebbero essere i più freddi dell’anno.

Igiorni della merla, da che è storia, cadono gli ultimi 3 di gennaio o gli ultimi 2 e il primo di febbraio. Oltre ad essere ricchi di storie e misticismi, queste giornate hanno anche una lettura in chiave climatologica: quando sono caratterizzati da temperature molto fredde ci sarà una bella primavera. Quando sono caldi invece bisognerà aspettare per avere un clima mite. E insomma stando alle previsioni, la la primavera quest’anno tarderà ad arrivare. Tra storia e leggenda l’origine di queste giornate è antica, come sempre controversa e, come in tutte le belle storie, affonda le radici nel mondo rurale e contadino. Le storie legate ai giorni della merla sono belle, e sono tutte da raccontare ai più piccoli, magari proprio davanti al fuoco, con una tisana o un bicchiere di vino. Quest’anno, probabilmente, stando alle previsioni, potremo solo raccontare ai bambini perchè i giorni della merla si chiamano così. Da un punto di vista metereologico, saranno solo storie da raccontare, perchè il freddo non c’è. Anzi, soprattutto nella giornata di martedì 28 gennaio, si avvertirà un sensibile aumento delle temperature su gran parte d’Italia. Basti pensare che se sulle Isole Maggiori i 22 gradi saranno piuttosto diffusi, sul resto del Sud, al Centro e perfino su Emilia Romagna e Veneto di giorno si toccheranno i 17-18 gradi: per essere la fine di gennaio sono dei valori davvero eccezionali.

METEO AQUILANO, L'AQUILA, INVERNO

Storie e leggende sui giorni più freddi dell’anno

Una delle tante, forse la più suggestiva, racconta di una merla con i suoi figli bianchi che proprio in quei giorni si rintanarono in un comignolo. I piccoli erano bianchi e uscirono neri, il primo febbraio, a causa della fuliggine. Questo, secondo la storia, avrebbe portato all’origine dei merli neri, i comuni Turdus merula. Un’altra storia parla di una merla dal piumaggio candido che non sopportava il clima freddo di gennaio. Un anno fece provviste e si chiuse nella tana, ma in quel periodo fu un gennaio molto breve, di soli 28 giorni. L’ultimo di gennaio la merla uscì dal suo nido e iniziò a cantare per sbeffeggiare il mese. Di tutta risposta, gennaio chiese in prestito tre giorni a febbraio e fece tre giorni di freddo gelido, con neve, vento e pioggia. La merla dovette restare chiusa, così, per le 72 ore a cavallo tra i due mesi. Nel frattempo, quando l’animale uscì, si rese conto che le piume erano diventate nere per la fuliggine del camino.
Un’altra leggenda molto nota è quella che parla di Tibaldo e Merla due giovani innamorati piemontesi che volevano sposarsi. Lei era bellissima, tanto che in tutto il contado si diceva: “Bella come la Merla”. Tra lei e Tibaldo, però, c’era un rapporto di parentela: i due erano cugini. Le famiglie osteggiavano il loro desiderio di sposarsi, ma i due giovani riuscirono ad ottenere il permesso dal vescovo locale. Il matrimonio sarebbe stato celebrato proprio dal Vescovo, che, tuttavia, abitava oltre il Ticino (o il Po, le fonti sono discordi). Nei giorni stabiliti per le nozze, però, il Ticino era un’autentica lastra di ghiaccio. Riuscirono ad attraversare il fiume e carezzarono la possibilità di pattinare su quelle acque cristalline, per festeggiare le nozze nel divertimento. Fino a quando la lastra di ghiaccio si ruppe e la sposina precipitò nelle acque gelide. Tibaldo restò per tre giorni a piangere su quella crepa.