Report e sanità abruzzese, Acerbo: perché il PD non ha chiesto le dimissioni di Sospiri?

28 gennaio 2025 | 14:08
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Report e sanità abruzzese, Acerbo: perché il PD non ha chiesto le dimissioni di Sospiri?

Inchiesta Report sulla Sanità in Abruzzo, Maurizio Acerbo al Pd: “Perché non ha chiesto le dimissioni di Sospiri? Forse Pd e centristi hanno troppi scheletri nell’armadio per fare seria opposizione”. 

Fa ancora discutere l’inchiesta di Report andata in onda domenica sera, 26 gennaio, sulla sanità abruzzese. Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista al Pd: “Perché non ha chiesto le dimissioni di Sospiri? Forse Pd e centristi hanno troppi scheletri nell’armadio per fare una seria opposizione”.

“Domenica scorsa la benemerita trasmissione di inchiesta Report si è occupata della sanità in Abruzzo e delle inchieste riguardanti il defunto Vincenzo Marinelli. Segnalo che nel servizio si parla solo dei rinviati a giudizio del centrodestra, in particolare del Presidente del Consiglio Regionale Sospiri. Guardando il servizio si nota che, giustamente, il consigliere del PD Petrucci critica l’assessore al bilancio Mario Quaglieri per il palese conflitto d’interesse che lo riguarda in relazione ad altra inchiesta. Non si ha notizia, però, di richieste di dimissioni di Sospiri da parte del PD che pure le chiede giustamente a Roma per la ministra Santanchè”.

“La risposta credo che vada rintracciata nel fatto che i rinvii a giudizio non riguardano solo l’esponente di Forza Italia, ma anche l’ex-assessore regionale alla sanità e attuale capogruppo in consiglio regionale del PD Silvio Paolucci e Guido Dezio, lo storico braccio destro del senatore ed ex presidente della Regione Pd D’Alfonso. Tra i rinviati a giudizio, nei vari filoni di inchiesta su Marinelli, ci sono anche l’ex consigliera della Lega Sabrina Bocchino e l’ex parlamentare e consigliere regionale Fabrizio Di Stefano. Mi scuso se mi è sfuggito qualche altro esponente della politica. Il processo deve ancora tenersi e quindi vale per tutti la presunzione di innocenza. Di certo, Marinelli era di casa in entrambi i poli che d’altronde sono purtroppo segnati dalla questione morale, come dimostrò anche l’inchiesta Sanitopoli in Abruzzo a cui contribuimmo con i nostri esposti. Ma al di là di questo procedimento specifico, vorrei sottolineare che il ‘metodo Marinelli’ è una realtà sistemica in Italia e anche in Abruzzo“.

“I politici che nominano i direttori generali delle ASL e che costruiscono filiere di dirigenti di fiducia – continua Acerbo –  favoriscono le imprese amiche, facendo vincere gli appalti per la gestione dei servizi esternalizzati e in cambio le imprese garantiscono che assumeranno persone da loro indicate e che finanzieranno campagne elettorali e/o pagheranno mazzette, o forniranno altri benefici. Le esternalizzazioni, il tetto alle assunzioni di personale, la fine delle regole sul collocamento hanno favorito questi meccanismi di corruzione sistemica e clientelismo, che si aggiungono a quelli relativi al rapporto con i gruppi della sanità privata. La questione morale, come insegnava Berlinguer, non è solo un fenomeno da affrontare sul piano giudiziario, ma anche e soprattutto sul piano politico”.

“Certo l’attacco forsennato della maggioranza di governo contro l’indipendenza della magistratura – e anche la connivenza delle forze centriste – ha poco a che fare col garantismo e molto con l’insofferenza per i controlli di legalità. Purtroppo il PD e i centristi hanno troppi scheletri negli armadi per fare una seria opposizione. A nome di Rifondazione Comunista, mi sembra doveroso chiedere le dimissioni di Sospiri e Paolucci”, conclude la nota a firma diMaurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ed ex-consigliere della Regione Abruzzo.