Scontri tra tifosi, arrestati tre ultras dell’Aquila 1927

Tre ultras aquilani ai domiciliari per gli scontri tra tifosi dopo L’Aquila – Sambenedettese: sono solo i primi provvedimenti. Attese denunce e Daspo
Ai domiciliari tre ultra dell’Aquila 1927: arrivano i primi provvedimenti disciplinari dopo gli scontri tra tifosi sul campo a fine partita.
Tre tifosi aquilani sarebbero finiti ai domiciliari dopo le indagini della polizia in seguito agli scontri avvenuti dopo la partita di serie D tra L’Aquila e Sambenedettese. Lo ha riferito il Tg3 Abruzzo nell’edizione di ieri sera, 27 gennaio. Proseguono le indagini della polizia volte a verificare tutti i provvedimenti disciplinari, tra cui anche Daspo oltre a possibili squalifiche del campo. Nel mentre, è scoppiata un’accesa polemica a distanza tra le due società.
Al termine dell’incontro, la Sambenedettese ha attribuito in una nota la responsabilità degli incidenti alle “opinabili scelte operate da chi doveva occuparsi della sicurezza”, sottolineando inoltre che “i tifosi della Samb che si trovavano in tribuna sono stati indirizzati verso la curva ospiti passando per il campo per farli defluire dallo stadio. In quel mentre, alcuni tifosi dell’Aquila, dalla propria curva, hanno scavalcato i cancelli e si sono diretti verso la curva ospiti”.
L’Aquila 1927 ha atteso qualche ora in più per prendere posizione e, nel pomeriggio di ieri, ha inoltrato una nota alla stampa, sottolineando “l’evidente responsabilità della società ospitata” in merito agli steward non messi a disposizione a garanzia della sicurezza all’interno dello stadio.
Non solo, perché in un messaggio inviato via posta certificata, la società aquilana si è detta pronta a quantificare i danni da chiedere agli avversari per i colpi riportati dall’impianto led pubblicitario. Nel messaggio pec, il cui contenuto è stato riportato da varie testate marchigiane, è stato anche sottolineato quanto espresso dall’Aquila anche nella nota stampa, cioè che la Sambenedettese non ha fornito gli steward richiesti per l’incontro, ma ha solo munito di apposita pettorina tre persone non in possesso di attestato qualificativo. Affermazioni, a firma dell’amministratore delegato della società del capoluogo, Goffredo Juchich, che potrebbero essere oggetto ora di contenzioso.
Di seguito riportiamo le posizioni delle due società:
“La U.S. Sambenedettese smentisce quanto diffuso dall’Ansa in merito ai disordini avvenuti alla conclusione della partita L’Aquila-Sambenedettese, quasi ad imputare il fatto alla tifoseria ospite. Dalle prime ricostruzioni, quanto accaduto sembrerebbe ricondotto alle opinabili scelte operate da chi doveva occuparsi della sicurezza. I tifosi della Sambenedettese che si trovavano in tribuna sono stati indirizzati verso la curva ospiti passando per il campo, per farli defluire dallo stadio. In quel mentre alcuni tifosi de L’Aquila, dalla propria curva, hanno scavalcato i cancelli e si sono diretti verso la curva ospiti. Tale fatto ha generato gli scontri. La mancanza di idonee misure di sicurezza ha reso possibile, altresì, che due tifosi dell’Aquila forzassero la porta di ingresso che dal campo conduce agli spogliatoi, fortunatamente senza esiti negativi per l’incolumità delle persone ivi presenti”.
“L’Aquila 1927 esprime il più fermo disappunto e la totale condanna per gli episodi di violenza che si sono verificati al termine dell’incontro disputato contro la Sambenedettese presso lo Stadio Gran Sasso d’Italia”. Così in una nota, che prosegue: “Nel caso specifico la società ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità e prerogative per garantire la sicurezza, a cominciare dalla decisione di vietare la vendita online dei biglietti e permettere l’acquisto solo in luoghi fisici e previa presentazione di un documento di identità. Inoltre il club ha messo in atto con precisione tutte le prescrizionipreventivamente stabilite in sede di Gos (Gruppo operativo sicurezza), tra cui garantire il numero preciso degli steward previsti, 18. A questo proposito L’Aquila 1927, come documentano foto e video, tiene a precisare, invece, che la società ospitata non ha fornito il numero di volontari prescritti. L’Aquila 1927 inoltre, nel rispetto delle normative, non ha assunto alcuna decisione in merito agli spostamenti delle tifoserie. Rinnoviamo il nostro impegno per la promozione di un ambiente sicuro e positivo durante le manifestazioni sportive. A tal fine, come sempre fatto finora, siamo pronti a collaborare con tutte le istituzioni e le forze dell’ordine per individuare e adottare misure volte a prevenire episodi di questa natura in futuro all’interno di un impianto che per la sua natura necessita di attenzioni peculiari. Non è pensabile di consentire la vendita dei biglietti a territori immediatamente confinanti a quelli in cui vige il divieto o la presenza di tifosi ospiti all’esterno del settore loro dedicato”.