Scontri tra tifosi, una gara a porte chiuse per L’Aquila 1927 e multe alle società

Scontri tra tifosi all’uscita dallo Stadio dopo L’Aquila 1927 – Sambenedettese: multate le società e squalifica del campo per una giornata
Arrivano i provvedimenti disciplinari del giudice sportivo dopo gli scontri tra tifosi che si sono verificati sul campo dello stadio Gran Sasso, all’uscita dei tifosi dopo la sfida tra L’Aquila 1927 e Sambenedettese. Per gli aquilani multa e una gara a porte chiuse.
L’AQUILA 1927 – Multate le società e squalifica del campo per una giornata. È il bilancio dei provvedimenti conseguenti agli scontri tra tifosi scattati dopo il triplice fischio della gara di domenica 26 gennaio, tra L’Aquila 1927 e Sambenedettese. Ricordiamo che per gli scontri sono stati anche arrestati tre ultras rossoblù, posti ai domiciliari.
Questo il comunicato ufficiale LND Abruzzo.
In base alle risultanze degli atti ufficiali, sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari.
Ammenda di Euro 3.000,00 e una gara a porte chiuse L AQUILA 1927.
Per avere propri sostenitori introdotto materiale pirotecnico che veniva utilizzato nel settore loro riservato (4 fumogeni) e lanciato sul terreno di gioco. (1 fumogeno). Inoltre, al termine della gara, 50 dei medesimi prendevano parte ad una rissa in cui sferravano calci, pugni e colpi inferti con oggetti atti ad offendere (cinture, aste di plastica). Inoltre, alcuni sostenitori (2) accedevano con la forza all’area degli spogliatoi, spintonando e rivolgendo espressioni offensive all’indirizzo dei tesserati della squadra avversaria, creando una situazione di tensione che rendeva necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine.


Euro 2.800,00 e DIFFIDA SAMBENEDETTESE
Per avere propri sostenitori introdotto e utilizzato materiale pirotecnico (7 fumogeni e 2 petardi) nel settore loro riservato. Inoltre, al termine della gara, i medesimi davano inizio ad una rissa cui prendevano parte in non meno di 50 sferrando calci, pugni e colpi inferti con oggetti atti ad offendere (cinture, aste di plastica). Infine, persona non identificata, indebitamente presente nell’area degli spogliatoi, rivolgeva espressioni irriguardose all’indirizzo di una persona riconducibile alla società avversaria.