Andrea Prospero trovato senza vita, lo studente abruzzese scomparso da Perugia

29 gennaio 2025 | 18:36
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Andrea Prospero trovato senza vita, lo studente abruzzese scomparso da Perugia

Sono finite le speranze: è di Andrea Prospero, il 19enne di Lanciano studente universitario a Perugia, il corpo rinvenuto nelle prime ore del pomeriggio in una casa nel centro storico del capoluogo umbro.

Sono finite le speranze: è di Andrea Prospero, il 19enne di Lanciano studente universitario a Perugia, il corpo rinvenuto nelle prime ore del pomeriggio in una casa in via del Prospetto, traversa di via della Viola, nel centro storico del capoluogo umbro.

Sul posto le forze dell’ordine, il procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone, il procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini e anche il medico legale. Andrea Prosperoera scomparso nella mattina di venerdì 24 gennaio. Aveva un appuntamento a pranzo con la sorella gemella, ma non si è mai presentato. In un primo momento le ricerche si erano concentrate a Monteluce, zona dove la cella telefonica aveva agganciato il cellulare del ragazzo per un’ultima volta. Stando alle prime informazioni, il corpo del giovane è stato rinvenuto all’interno di un monolocale; il cadavere era adagiato sul letto, in stato di decomposizione e in una posizione innaturale, segno che la morte potrebbe risalire a diversi giorni fa. Accanto a lui sono stati trovati alcuni blister di farmaci e il suo zainetto con il quale era stato visto dalle telecamere di video sorveglianza dello studentato dove alloggiava il giorno della scomparsa.
Andrea Prospero trovato senza vita,

Andrea Prospero l’estate scorsa si era diplomato all’Itis Da Vinci di Lanciano e si era poi trasferito a Perugia per iscriversi alla facoltà di Informatica. Descritto come un ragazzo tranquillo, silenzioso, timido e studioso, il prossimo 10 febbraio avrebbe dovuto sostenere il primo esame della sessione. Nel servizio a “La vita in diretta” su Rai 1 andato in onda nei giorni scorsi, dalle interviste ad alcuni studenti è emerso però che il giovane non sarebbe stato mai visto in facoltà in questi mesi e non faceva parte nemmeno della chat Whatsapp degli studenti del primo anno. La sorella gemella Anna lo aveva seguito nella città umbra per frequentare un altro ateneo, ed è con lei che si era dato appuntamento intorno alle 13 di venerdì 24 gennaio per pranzare insieme alla mensa universitaria di via Pascoli. La telecamera di sorveglianza dell’ostello nel quale il giovane aveva trovato alloggio lo ha ripreso sull’uscio dello studentato mentre si apprestava a uscire, con il suo zainetto sulle spalle nel quale custodiva il suo pc. Erano le 11,50 ed è quella l’ultima immagine che resta prima della sua inspiegabile sparizione. Poche ore dopo, intorno alle 13, la sorella lo aveva contattato con un messaggio vocale per confermare l’appuntamento, ma Andrea non ha risposto, non è mai arrivato e da quel momento il cellulare dello studente è risultato spento o irraggiungibile. Il ragazzo è stato cercato ovunque in questi giorni con l’ausilio della Protezione civile, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco,

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Il presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, a nome anche dell’amministrazione regionale, “esprime incommensurabile dolore.Questo tragico epilogo – ha detto la presidente – ci lascia sgomenti e infinitamente addolorati. Subito dopo la sua scomparsa abbiamo attivato, su istanza del prefetto di Perugia Armando Gradone, tutta la protezione civile regionale, insieme alle altre forze dell’ordine e di polizia, nelle indagini in tutta la città. Sei giorni di ricerche senza sosta con tutti i mezzi, compresi droni e unità cinofile, seguendo ogni traccia da quando le telecamere dell’ostello di via Bontempi lo hanno ripreso per l’ultima volta. Di fronte a un gesto così estremo non ci resta che stringerci accanto alla famiglia, alla sorella e al fratello, ai genitori, e a tutta la comunità studentesca perugina. Nei giorni scorsi avevo sentito la sorella Anna manifestando la totale assoluta vicinanza dell’amministrazione regionale e di tutta la comunità umbra. Oggi sprofondiamo tutti nel dolore perché Andrea era un nostro figlio, un nostro fratello, e non possiamo immaginare quanto abbia sofferto. Possiamo solo agire, da subito con più vigore e forza, per stare vicini ai nostri ragazzi di cui troppo spesso non riusciamo a percepire la profonda sofferenza e solitudine. A nome mio della giunta e di tutta l’amministrazione regionale, in particolar modo del corpo e dei volontari della protezione civile, ci stringiamo con tutto il nostro affetto e cordoglio alla famiglia di Andrea”.