A Roccaraso scatta il numero chiuso per i bus, stretta contro il turismo selvaggio

Nuova stretta contro il turismo selvaggio, a Roccaraso scatta il numero chiuso per i bus a partire dal prossimo weekend. La decisione del Prefetto.

Ieri, mercoledì 29 gennaio, un nuovo incontro in Prefettura.Dal fine settimana alle porte potranno arrivare nel comprensorio sciistico di Roccaraso al massimo 100 autobus. Una misura assunta dal Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, dopo i fatti dello scorso weekend, quando oltre 200 autobus turistici, giunti per la quasi totalità da Napoli e dalla Campania, hanno intasato la statale 17, paralizzando la viabilità nell’intero comprensorio. Per questo, a partire da questo fine settimana, raggiunta la soglia dei 100 bus, gli altri non potranno accedere alla cittadina abruzzese.

Il turismo selvaggio a Roccaraso è ormai diventato un caso mediatico nazionale. A finire sotto i riflettori anche alcuni influencer campani che hanno promosso la località sui loro seguitissimi profili social, oltre ad agenzie turistiche che, anche tramite TikTok, hanno promosso promozioni turistiche low-cost che hanno richiamato tantissime famiglie in Abruzzo. Così l’Alto Sangro domenica 26 gennaio è stato invaso da migliaia di turisti. 
Il caos generato, soprattutto sul fronte viabilità, ha portato i primi cittadini ad allertarsi, soprattutto nell’eventualità in cui dovessero rendersi necessari soccorsi e il traffico risultasse bloccato proprio per via dell’elevato numero di bus e dell’insufficiente spazio di manovra, in particolare a ridosso dei centri abitati. Per questo c’è stato un primo tavolo in Prefettura, martedì 28 gennaio, in cui si era inizialmente deciso di regolare l’ingresso dei bus a targhe alterne. Una misura, tuttavia, giudicata insufficiente dal Prefetto Di Vincenzo, che ha nuovamente riunito gli amministratori del comprensorio decidendo di istituire il limite di 100 bus a Roccaraso. Un provvedimento che va di pari passo alla misura adottata qualche ora prima dal primo cittadino di Rivisondoli, il quale, attraverso una specifica ordinanza, ha vietato l’accesso alla cittadina agli autobus abusivi.