Campi Flegrei, continua lo sciame sismico

Terremoto ai Campi Flegrei, sciame sismico in corso. L’ultima scossa di magnitudo 3.1 si è verificata a una profondità di 3 km. In caso di eruzione l’Abruzzo dovrà collocare 3000 sfollati. Ecco quello che prevede il piano di emergenza approvato questa estate.
Un terremoto di magnitudo 3.1 è stato registrato a 2.7 chilometri di profondità nella zona dei Campi Flegrei, a Napoli.
La scossa delle 08:52 è stata preceduta da una di magnitudo 2.6 alle 08:32. I due eventi più forti rientrano in uno sciame che è iniziato alle 08:11. Il sisma è stato avvertito sia nei comuni a ridosso della zona sia in diversi quartieri di Napoli, in particolare ai piani alti. “Le scosse sono state avvertite, si sono verificate in coincidenza con l’orario di ingresso delle scuole, quindi in qualche istituto lo stesso ingresso è stato ritardato. Al momento ci sono verifiche in corso sul territorio da parte della Protezione civile regionale e della Polizia municipale”, dice all’Adnkronos il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni. In caso di eruzione nei Campi Flegrei l’Abruzzo è pronto. Il piano di emergenza per il trasferimento e l’accoglienza della quota di popolazione da evacuare che spetta alla nostra regione è stato appena approvato tramite un decreto del Presidente della Giunta. Sarebbe, nella malaugurata ipotesi che si rendesse necessaria, un’operazione di grande impegno e organizzazione che presenterebbe affinità con quanto visto dopo il terremoto dell’Aquila. Ma, come aveva sottolineato al Capoluogo il direttore dell’Agenzia di Protezione Civile della Regione AbruzzoMauro Casinghini, “non tutto è pianificabile”.
Rispetto al sisma del 2009 si parla di proporzioni di molto inferiori: l’Abruzzo dovrebbe farsi carico di circa 6000 sfollati, ma il piano è tarato per metà, 3000, visto che si stima che l’altro cinquanta per cento andrebbe a collocarsi in autonoma sistemazione. Il totale di persone da evacuare e suddividere tra le varie regioni, entro 72 ore, è di poco inferiore al mezzo milione. Le quote maggiori andrebbero a Lombardia e Lazio, in entrambi i casi oltre i 70mila.
Ogni comune della zona a rischio è gemellato con una regione italiana. In caso di eruzione nei Campi Flegrei l’Abruzzo, con il Molise, si farebbe carico degli sfollati di Monte di Procida. La procedura scatterebbe in caso di allerta rossa, ovvero alla presenza di segnali che indicano un’eruzione: non è da confondere con il rischio sismico e le scosse che da mesi stanno interessando l’area.