Morta per avvelenamento da funghi, l’amica finisce a processo

7 febbraio 2025 | 09:42
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Morta per avvelenamento da funghi, l’amica finisce a processo

MONTEREALE – Una donna dovrà rispondere della morte della sua amica per avvelenamento da funghi. A ottobre 2025 l’inizio del processo

Avevano raccolto funghi e li avevano cucinati insieme per poi mangiarli a pranzo. Ma la giornata in compagnia era finita in tragedia: una delle donne morì dopo aver consumato i funghi: l’amica finisce a processo.

Dovrà rispondere per la morte della sua amica a causa dell’avvelenamento da funghi. Partirà a ottobre 2025 il processo a carico di Elvira Cicino, di Montereale, sulla morte di Annunziata Moriero, 65enne di Montereale, avvenuta il 28 settembre 2022, al Policlinico Gemelli di Roma. La donna deceduta era stata trasportata in eliambulanza dall’Aquila, in condizioni critiche da quanto ricostruito due giorni dopo aver mangiato con l’amica dei funghi raccolti nel bosco della frazione di Cavagnano. Il pranzo era andato bene, fin quando la 65enne non ha incominciato ad avvertire di alcuni dolori allo stomaco. La prima ipotesi del medico che l’ha visitata era stata quella di un’indigestione, con la prescrizione di alcuni farmaci e il consiglio di farsi controllare nuovamente nei giorni seguenti. Ma il quadro clinico della donna è peggiorato improvvisamente. Come ricostruisce Il Messaggero, è stata proprio l’amica, oggi imputata, a trovarla, due giorni dopo, in uno stato di incoscienza in casa e ad allertare il 118. Moriero era stata subito trasferita al Gemelli, dove era arrivata con una grave insufficienza epatica e renale. Poi è subentrata l’insufficienza respiratoria. La 65enne è morta poco dopo.

I familiari hanno presentato denuncia. Una consulenza medico legale ha accertato la morte per avvelenamento da funghi e l’assunzione di responsabilità dell’imputata sulla combustibilità dei funghi ha portato il Gup del Tribunale dell’Aquila a disporre il rinvio a giudizio. L’avvocato difensore dell’imputata ha evidenziato che, stando al parere dei consulenti della Procura, l’avvelenamento avrebbe dovuto uccidere anche la stessa imputata. Anche la donna, infatti, si è sentita male dopo il pranzo, ma è guarita dopo aver assunto alcuni farmaci.