Arrivati a Roccaraso primi bus dalla Campania, attesi in 5 mila

9 febbraio 2025 | 11:45
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Arrivati a Roccaraso primi bus dalla Campania, attesi in 5 mila

A Roccaraso è il giorno della prova del 9: arrivati 50 bus, tre respinti. C’è poca neve.

Sono arrivati alla spicciolata poco prima delle dieci i primi bus turistici dalla Campania, pronti per la domenica sulla neve a Roccaraso. 50 sono i mezzi autorizzati ad entrare. Due invece rimandati indietro con i passeggeri al seguito: i rispettivi autisti non hanno esibito la ricevuta di prenotazione.

Nel piccolo centro dell’Alto Sangro era il giorno della prova del nove. Si attendevano a Roccaraso circa 5 mila persone a bordo dei 50 mezzi che si sono prenotati sulla piattaforma on line del Comune. La macchina dei controlli ha retto nella gestione degli arrivi: la vera “prova del nove” è attesa nel pomeriggio per la ripartenza dei turisti del ‘mordi e fuggi’.  Sabato 8 febbraio sono arrivati 13 bus di cui tre respinti perché gli autisti, alla “dogana” allestita tra Castel di Sangro e Rionero Sannitico, non hanno esibito la ricevuta di prenotazione. “Noi siamo venuti qui a sciare. Loro possono fare quello che vogliono”– è stato il primo commento di una turista napoletana, riferendosi al modello Roccaraso.

La scorsa domenica si erano registrate 10 mila presenze su tutto il comprensorio dell’Alto Sangro. Partenza regolare anche ad Ovindoli dove sono attesi dieci bus turistici. La sfida della tiktoker, Rita De Crescenzo, non ha avuto seguito, tenendo che il sindaco, Angelo Ciminelli, aveva adottato l’ordinanza per fissare il numero chiuso e consentire l’accesso ad un massimo di 35 bus.

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“Abbiamo prenotato da tre settimane questo weekend e come vedete c’è poca neve. Però ci accontentiamo lo stesso anche se, per quello ci aspettavamo, non ne vale la pena”. È quanto affermano due turisti di Caserta, arrivati a Roccaraso con la loro comitiva.
Pronta la replica del primo cittadino, Francesco Di Donato. “La neve fresca nei giorni scorsi – spiega – ha attirato diversi visitatori. Il nostro modello permette di garantire un’accoglienza organizzata”.