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Truffa fondi Covid, escono dall’inchiesta 10 giocatori del Pizzoli

11 febbraio 2025 | 09:43
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Truffa fondi Covid, escono dall’inchiesta 10 giocatori del Pizzoli

Truffa per fondi Covid, fine dell’incubo per dieci calciatori del Pizzoli. Il Gup: “Non c’è dolo nelle richieste di aiuto”.

Truffa per fondi Covid, fine dell’incubo per dieci calciatori del Pizzoli. Il Gup: “Non c’è dolo nelle richieste di aiuto”.

Erano arrivati all’incirca un anno fa i primi avvisi di garanzia nei confronti dei calciatori del Pizzoli che erano stati accusati di aver ottenuto denaro non dovuto. Il caso, che aveva generato un terremoto nella realtà calcistica del comune aquilano, ha visto squalifiche pesantissime per i giocatori e dirigenti, oltre a una multa di 10mila euro inflitta alla società ASD Pizzoli e, soprattutto, all’accusa di indebita percezione di fondi Covid. Sui fondi percepiti dai ragazzi (circa 3mila euro ognuno), c’era stato l’intervento della Procura e della Guardia di Finanza dell’Aquila:30 i giovani finiti sotto inchiesta con l’ipotesi di truffa ai danni dello Stato. Nel mirino della Procura anche i due responsabili della società, che si erano mossi affinché si ottenessero le somme di denaro poi percepite.

Un anno dopo, però, arrivano le prime assoluzioni. Come riporta Il Messaggero, il Gup del Tribunale dell’Aquila, Marco Billi, supportato dal parere favorevole della Procura, ha assolto con la formula del non luogo a procedere i primi 10 ragazzi accusati di aver incassato somme non dovute. Secondo l’accusa, infatti, queste somme erano state richieste e controfirmate dai giovani, i quali, però, ignoravano che le certificazioni fossero state retrodatate dai due ex responsabili della società sportiva. I ragazzi assolti sono i giocatori che avevano deciso di restituire immediatamente le somme ricevute.

A curare la difesa dei ragazzi gli avvocati Mauro Ceci e Adriano Calandrella, i quali sono riuscisti a dimostrare che non c’è stato comportamento doloso da parte dei calciatori e che non ci siano riscontri sufficienti, nel caso specifico, in ordine alla sussistenza di una condotta di reato. Si attendono, ora le decisioni sugli altri calciatori. Sul caso, inoltre, rischiano di finire sotto processo l’ex presidente del Pizzoli Calcio, all’epoca dei fatti, Franco Lepidi, e il suo collaboratore Roberto Pulsone. Entrambi sono assistiti da Emilio Bafile. I due, comunque, non incassarono alcuna somma, si limitarono a fare ottenere il denaro ai giocatori del club.