Crollo cantiere a Firenze, D’Eugenio si dimette dalle ditte abruzzesi RdbIta e Italprefabbricati

12 febbraio 2025 | 07:52
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Crollo cantiere a Firenze, D’Eugenio si dimette dalle ditte abruzzesi RdbIta e Italprefabbricati

Crollo cantiere a Firenze, D’Eugenio si dimette da due società. Era amministratore unico Italprefabbricati e Rdb.Ita, entrambe abruzzesi.

Crollo cantiere a Firenze, D’Eugenio si dimette da due società. Era amministratore unico Italprefabbricati e Rdb.Ita, entrambe abruzzesi.

Il geometra Alfonso D’Eugenio, indagato insieme ad altre due persone per il crollo nel cantiere di via Mariti a Firenze per la realizzazione del supermercato Esselunga, ha rassegnato le dimissioni dalla carica di amministratore unico delle società Rdb.Ita e Italprefabbricati, entrambe di Casoli di Atri (Teramo). L’uomo, in qualità di rappresentante legale della Rdb.Ita, è accusato di omicidio colposo e lesioni colpose. Il motivo delle dimissioni sta nella “esigenza di poter esercitare nella massima libertà il proprio diritto di difesa nell’ambito del procedimento penale pendente presso il Tribunale di Firenze, nel quale risulta indagato, e al contempo consentire alla società di assumere in piena autonomia ogni iniziativa necessaria a tutela dei propri interessi”. “D’Eugenio, nel rassegnare le dimissioni – si legge in una nota di Rdb.Ita – ha ribadito di aver sempre operato nel pieno rispetto della legge e nell’esclusivo interesse della società”.
Per quanto riguarda le dimissioni dalla Italprefabbricati spa la stessa società tiene a precisare in una nota “che, pur essendo stata interessata da un provvedimento di sequestro preventivo nell’ambito del procedimento penale pendente presso il Tribunale di Firenze, è completamente estranea ai fatti oggetto di accertamento penale, non avendo mai svolto alcuna attività nel cantiere interessato dal crollo né avendo avuto alcun ruolo, diretto o indiretto, nelle vicende oggetto di indagine”. “Le dimissioni dell’amministratore – si prosegue nella nota – motivate dall’esigenza di esercitare nella massima libertà il proprio diritto di difesa nell’ambito del citato procedimento penale, nel quale risulta personalmente indagato per fatti relativi ad altra società, consentiranno alla Italprefabbricati spa di tutelare nel modo più efficace i propri interessi e di dimostrare la propria completa estraneità ai fatti”.
Alla Rdb.Ita è stato nominato come nuovo amministratore unico Massimo Mancinelli, vicepresidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di Teramo. “Mancinelli – si sottolinea in una nota – assumerà con effetto immediato la guida della società con l’obiettivo prioritario di garantire la gestione ordinaria ed il compimento degli atti urgenti e indifferibili per evitare pregiudizi alla società, e di ripristinare, in piena collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, la normale continuità operativa dell’azienda e la tutela di tutti gli stakeholder”. Alla Italprefabbricati spa è stato nominato quale nuovo amministratore unico Alfonso Di Sabatino Martina, che ha maturato una rilevante esperienza nell’ambito economico-giuridico, ricoprendo ruoli di prestigio sia in ambito accademico che professionale. “Di Sabatino Martina assumerà con effetto immediato la guida della società – si precisa in una nota – con l’obiettivo immediato di garantire la gestione ordinaria ed il compimento degli atti urgenti e indifferibili per evitare pregiudizi alla società, e di ripristinare, in piena collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, la normale continuità operativa dell’azienda e la tutela di tutti gli stakeholder”.

La vicenda

Tre indagati e sequestri nell’impresa che ha prodotto la trave che ha ceduto nel crollo del febbraio 2024 in via Mariti a Firenze, dove morirono 5 persone: Luigi Coclite, 60 anni, Taoufik Haidar, 43 anni, Mohamed El Ferhane, 24 anni, e Bouzekri Rahimi, 56 anni, Mohamed Toukabri, 54 anni. Scattati i sequestri nella ditta abruzzese della Rdb.Ita, di cui è indagato l’ormai ex legale rappresentante, Alfonso D’Eugenio, insieme a Carlo Melchiorre, responsabile dell’ufficio calcolo e responsabile tecnico di produzione della ditta, e il direttore dei lavori strutturali, Marco Passaleva. Le accuse sono di omicidio colposo e lesioni colpose. Per Melchiorre anche l’ipotesi di cui all’articolo 434, crollo o altro disastro, in concorso. Lo ha reso noto la stessa procura. Il procedimento è stato ascritto anche a carico della Rdb.Ita nei cui confronti è stato disposto il sequestro preventivo delle aziende ad Atri.

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