Rimossa la scritta omofoba ad UnivAq, Ora bisogna sensibilizzare

12 febbraio 2025 | 14:07
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Rimossa la scritta omofoba ad UnivAq, Ora bisogna sensibilizzare

Dopo le indagini della Digos, è stata cancellata la scritta omofoba comparsa all’Università dell’Aquila. In attesa dell’intervento, gli studenti l’avevano coperta con un foglio con la frase “Non c’è spazio per l’odio”

Dopo le indagini della Digos, è stata cancellata la scritta omofoba comparsa all’Università dell’Aquila. In attesa dell’intervento, gli studenti l’avevano coperta con un foglio con la frase “Non c’è spazio per l’odio”

Nel pomeriggio della giornata di martedì 11 febbraio, la scritta omofoba apparsa sulle pareti del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila è stata tempestivamente analizzata dalla Digos e successivamente rimossa, coprendola con una nuova mano di pittura. Gli studenti, in attesa dell’intervento, l’avevano coperta con un foglio riportante la frase “Non c’è spazio per l’odio”, un segnale chiaro contro l’intolleranza e la violenza.

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Già nella giornata di martedì, il collettivo UdU – Unione degli Universitari aveva chiesto, in sede di Consiglio di Dipartimento, misure concrete per contrastare l’odio, tra cui l’istituzione di uno sportello antiviolenza e un’assemblea pubblica sull’omobitransfobia. Inoltre, gli studenti hanno evidenziato la gravità del riferimento storico contenuto nella scritta, che richiama direttamente alle persecuzioni naziste contro gli omosessuali e le soggettività queer, vittime della deportazione nei campi di sterminio.

I fatti

Una scritta omofoba, con la frase “Gay nei forni!!“, è apparsa il 10 febbraio sulle pareti del quarto piano del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila. Il messaggio, di estrema violenza, ha immediatamente suscitato lo sdegno di studenti e docenti.
Dopo la segnalazione, l’Ateneo ha condannato con fermezza l’accaduto, definendolo “un episodio grave e inaccettabile” e ribadendo il proprio impegno contro ogni forma di discriminazione. È stata presentata denuncia contro ignoti e avviate le verifiche per individuare i responsabili. L’accaduto ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza e inclusività degli spazi universitari e sulla necessità di interventi concreti contro l’odio. La rimozione della scritta è un primo passo, ma non basta. Gli studenti chiedono un impegno costante per garantire che l’Università resti un luogo sicuro e inclusivo, attraverso sensibilizzazione, formazione e azioni concrete contro la discriminazione.