Piccone e la marmellata

13 febbraio 2025 | 07:45
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Piccone e la marmellata

Piccone con le mani nella marmellata, scivola in una replica scomposta sulla questione Celano

Ho preferito aspettare qualche giorno prima di rispondere alla scomposta reazione dell’ex parlamentare Filippo Piccone al nostro articolo del 3 febbraio scorso “Filippo Piccone pianifica la caduta del Comune di Celano”, firmato dal giornalista del Capoluogo Andrea Scarchilli. Troverete di seguito pubblicato il comunicato integrale di Filippo Piccone in risposta al Capoluogo. Non prima però di avere chiarito alcuni punti.

Ritengo, innanzitutto, che il tipo di risposta di Piccone confermi l’attendibilità della nostra ricostruzione, simile com’è a quella di un bambino colto con le mani nella marmellata.

Intendo poi replicare al sarcasmo che Piccone sfoggia sul nostro conto. Lo faccio limitandomi a un sorriso e a un’alzata di spalle. Sarebbe infatti troppo facile ribattere con ironia ancora più salace, rispolverando alcuni passaggi di cronaca che lo hanno riguardato.

Detto questo, passo ad argomenti forse di maggiore interesse. Risulta curioso, al riguardo, che in poche righe Piccone prima affermi che non esista dissidio tra lui e Santilli e immediatamente dopo non espliciti l’appoggio alla sua ricandidatura, ponendolo addirittura sullo stesso piano di chiunque altro voglia proporsi da primo cittadino. Santilli viene, quindi, derubricato alla stregua di un passante con ambizioni politiche.

In conclusione, ci teniamo a sottolineare, “onorevole” Piccone, che il nostro lavoro lo svolgiamo con la passione di sempre e, se possibile, con più serenità di prima. E lo facciamo anche di fronte a toni, commenti, lezioni di “deontologia” e apprezzamenti che scendono sul piano personale; ad aggettivi come “ridicolo”, “puerile” e “sterile” e ad accuse di rimestare nella “fantapolitica”. Tutta roba che, vista la provenienza, lascia francamente il tempo che trova.

La replica di Filippo Piccone all’articolo del Capoluogo del 3 febbraio

CELANO E LA MARSICA RITROVERANNO UNITA’ E NON SARANNO INTERESSI DI ALTRI TERRITORI AD IMPEDIRLO

di Filippo Piccone

Non so come una testata, che si proclama autorevole, possa raccontare scenari del tutto destituiti di ogni fondamento, prestando fede a illazioni proferite da qualcuna che, più per ragioni sentimentali che professionali, ha già fatto notevoli danni alla nostra città. Ho già scritto più volte e dichiarato pubblicamente che non è mia intenzione “demolire l’amministrazione guidata da Settimio Santilli”, anche perché non ne vedo nessuna ragione, ne personale, ne politica. Ciò che poi è stato scritto sulla cena organizzata qualche settimana fa e, secondo l’interpretazione dell’estensore dell’articolo e di chi lo informa, atta a far proseliti tra gli attuali consiglieri di maggioranza al fine di ‘’mettere a punto il piano di guerra’’ contro l’attuale amministrazione, rasenta il ridicolo palesando una scarsa conoscenza dei fatti che non fa onore alla deontologia professionale di chiunque operi nel mondo dell’informazione. La “famosa cena” è stata organizzata dai responsabili di Forza Italia di Celano in accordo tra tutte le componenti storiche e nuove che vi hanno aderito. Lo scopo dell’incontro, il primo dopo molto tempo e a seguito di uno strepitoso successo in termini di tesserati raggiunto a Celano, era ed è finalizzato alla riorganizzazione del partito in vista degli appuntamenti interni che porteranno prima ai congressi di Circolo, poi  a quelli provinciali e, di conseguenza, agli altri che lo statuto contempla. L’occasione è stata propedeutica anche per ospitare persone che, se pur non iscritte al partito, da sempre si rivedono nel centrodestra senza avere specifiche tessere. Certo è che non rientrava negli argomenti dell’incontro procedere alla costituzione di  “un gruppo abbastanza folto di consiglieri…” semmai pronti a sfiduciare Santilli. Tantomeno la conviviale è servita a fare una improbabile cernita di chi sta con Piccone o sta con Santilli, essendo questo un argomento del tutto fuori luogo e inopportuno. La fantasia spazia nei meandri più legati alla chiaroveggenza che alla realtà politica celanese quando si arriva addirittura a ipotizzare che: “Filippo Piccone e i suoi starebbero lavorando ai fianchi Antonio Di Renzo per convincerlo dell’opportunità di dimettersi. Ma attenzione, le firme alle dimissioni mancanti potrebbero arrivare dall’opposizione: radar puntati al momento su Eliana Morgante, già presidente dell’Adsu, ma non solo”. Tra tutti i consiglieri di maggioranza vi è piena sintonia e nessuno, stando alle loro dichiarazioni, ha in animo di sfiduciare Santilli. Voglio quì precisare, per quanto è a mia conoscenza, che vi è una fisiologica discussione interna su un probabile rimpasto che il sindaco potrebbe ravvisare e porre in essere nei tempi che riterrà opportuno. Non è certo una novità quanto affermato nell’articolo di lunedì scorso su un giornale On Line quando si scrive di “Un ritorno in grande stile di Piccone sulla scena politica di Celano”, anzi ritengo questa affermazione sia riduttiva e, infatti, vi sono pressioni per chiedermi di tornare a pieno titolo sulla scena non solo locale. A tal proposito posso affermare che sull’argomento, vista le  provenienze sicuramente autorevoli dell’invito, sto valutando e deciderò a tal proposito dopo aver fatto delle considerazioni personali, familiari e di lavoro. Quando all’affermazione riportata nell’articolo che ‘’da tempo i rapporti tra i due sarebbero in deterioramento’’, siamo fuori da ogni grazia di Dio. Tra lo scrivente e il sindaco Santilli, lo voglio ribadire ancora una volta, c’è e sempre ci sarà un rapporto schietto e di rispetto e , anche se talvolta vi è diversità di veduta su uno o più argomenti, si operano le migliori scelte politiche differenziando, ovviamente, le vesti di amministratore del sindaco Santilli da quelle di Filippo Piccone quale semplice consigliere politico esterno all’esecutivo; ruolo che mi viene da sempre riconosciuto. Altro argomento che oltre ad essere volutamente sibillino è quello che pare voglia anticipare decisioni premature sulle future decisioni di chi, per una coalizione che sarà come sempre forte evincente, sarà il candidato a sindaco per il Centro Destra celanese. Chiaro è che quanto scritto tende a offrire elementi di dissidio tra chi scrive e Santilli. Il subdolo tentativo viene respinto al mittente o ai mittenti. A nessuno, compreso Santilli, sarà preclusa la possibilità di proporsi come candidato sindaco. Un tavolo che comprenda tutti i partiti, i movimenti civici e altro, è questo si in corso di costituzione e proprio questo tavolo deciderà in merito, ma nei tempi e nei modi opportuni e solo quando l’argomento arriverà all’esame della coalizione. Non spetta certo a me decretare chi sarà o non sarà il candidato a sindaco di Celano e non sò dove, l’autore o chi ha ispirato l’articolo, desuma questo concetto. Puerile e sterile appare il tentativo di voler mettere in relazione la vicenda politica di Carsoli con quella di Celano, ma ritengo che la solidarietà espressa all’Ex sindaca Nazzarro sia principalmente motivata dal fatto che i due siano stati a pieno titolo coinvolti nella gestione politica ed amministrativa dell’unione Montagna Marsicana di cui lo stesso Santilli è tuttora presidente. Chiudo qui questo mio lungo intervento, ma era necessario ristabilire i giusti confini tra realtà e fantapolitica fatta da chi, pur di conquistare “un quarto d’ora di attenzione”, si abbandona a comunicare notizie che, ripeto, sono frutto di fantasie o, cosa più grave, frutto di mero calcolo politico artatamente dato in pasto alla stampa al solo fine di produrre confusione. Il Centro Destra celanese, al pari di quello marsicano, sta lavorando ad una ritrovata intesa nell’interesse della collettività che rappresenta e, sicuramente, rappresenterà in futuro e non saranno articoli di stampa a fermarlo. Mi permetto di invitare coloro che da altri territori cercano, attraverso “imbeccate” a giornaliste compiacenti ben note alle cronache alla “Del Turco memoria”, di cambiare atteggiamento nell’interesse generale della nostra coalizione che senza camarille o sotterfugi deve ritrovare quella unità che, grazie a Silvio Berlusconi, ebbe consenso popolare ampio. La Marsica e Celano sta lavorando per questo, senza cadere nella trappola di farsi dividere e lo farà rivendicando il suo peso nella società abruzzese, di cui è e sarà sempre espressione!

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