Storie ma non tanto, dalle radici i germogli di futuro per le aree interne

Alla Sala “Caduti di Nassirya” del Senato la presentazione del libro del prof. Domenicangelo Litterio, “Storie ma non tanto”. Confronto sulle “Terre di mezzo” in Abruzzo.
Alla Sala “Caduti di Nassirya” del Senato la presentazione del libro del prof. Domenicangelo Litterio, “Storie ma non tanto”. Confronto sulle “Terre di mezzo” in Abruzzo.
Si è svolta ieri pomeriggio presso la Sala “Caduti di Nassirya” del Senato la conferenza stampa di presentazione del libro del prof. Domenicangelo Litterio, “Storie ma non tanto”, nell’ambito del confronto sulle “Terre di mezzo in Abruzzo”. L’incontro, moderato dalla dott.ssa Sara Vinciguerra, è stato promosso dal senatore Etelwardo Sigismondi e ha registrato la presenza del dottor Gianni Letta, dell’assessore regionale abruzzese, Tiziana Magnacca, dell’avvocato Gabriele Sepio, del giornalista Giampaolo Colletti e del regista Walter Nanni, che ha anche realizzato il video introduttivo trasmesso in apertura.

“Questo libro, – ha sottolineato il senatore Sigismondi – ci offre uno spunto di riflessione non solo sul valore culturale e storico di queste comunità, ma anche sulle loro potenzialità. Ci permette di comprendere quanto queste aree, nonostante le sfide che affrontano – dallo spopolamento ai dissesti idrogeologici, fino alla progressiva riduzione dei servizi – siano un vero tesoro da tutelare e valorizzare. Il convegno di oggi, quindi, non è solo un’occasione per parlare del libro ma anche per confrontarci, insieme agli ospiti presenti, sulle condizioni attuali di questi territori e sulle prospettive di sviluppo per il futuro”.
Nel libro del professor Litterio, infatti, storie, personaggi, paesaggi di quella tradizione “paesana” abruzzese – fonte di valori identitari – che, come sottolineato dallo stesso Autore, resiste alle sfide del tempo e dei cambiamenti sociali. E proprio dalle aree interne, quindi, si può ripartire affinché quel “passato” possa essere terreno fertile che permetta a quelle radici di far germogliare un futuro diverso per le stesse zone interne e montane, non più legate a problematiche di spopolamento e crisi di servizi, ma punto di rilancio di un sistema valoriale e di comunità che resiste proprio in questi territori.
A seguire, la lectio magistralis del dottor Gianni Letta, che è entrato nella carne viva dell’opera, spaziando tra i vari racconti, da “Razza di briganti” a “La guerra dei bambini”, da “Maria la Mericana” a “La veglia”, storie attraverso le quali l’Autore sveste i panni del sociologo e del ricercatore – che hanno caratterizzato i precedenti lavori – per approdare a lidi narrativi, suggestivi e poetici, che comunque condividono con la precedente produzione letteraria linea, spirito e obiettivi.
A seguire, il confronto sulle “Terre di mezzo in Abruzzo” che ha chiuso il pomeriggio di lavori alla Sala “Caduti di Nassirya del Senato”.
Il video dell’evento
