Rinnovo patente speciale, l’odissea di una persona colpita da malattia degenerativa

L’AQUILA – Scade la patente speciale, ma non ci sono i medici e serve il foglio della motorizzazione. Quando una malattia degenerativa si scontra con la burocrazia.
L’AQUILA – Scade la patente speciale, ma non ci sono i medici e serve il foglio della motorizzazione. Costo 18 euro. Quando una malattia degenerativa invalidante al 100% si scontra con la burocrazia: la storia di un aquilano alle prese con l’annuale odissea del rinnovo della patente speciale.
Ogni anno, invece che ogni dieci, il rinnovo della patente per chi ha una invalidità, con conseguente disabilità fisica progressiva. Sacrosanto, considerato che purtroppo le condizioni della persona affetta da questo tipo di problematiche possono certamente variare nel tempo. Il problema, però, è che un principio sacrosanto, nella sua applicazione quotidiana, si scontra con una burofollia ancor più odiosa, quando colpisce persone che già devono affrontare problemi gravi. Succede anche all’Aquila, dove una persona colpita da malattia degenerativa, appunto, con invalidità al 100% ogni anno appunto deve rinnovare la patente. Il primo dubbio arriva già al momento dei “conti”. Normalmente si pagano 70 euro per un rinnovo a scadenza 10 anni; per il rinnovo della patente speciale ogni anno si devono sborsare 32 euro, ma questa è piccola cosa rispetto ai disagi dell’annuale trafila.
La persona affetta da questa malattia degenerativa deve andare alla Asl, prendere documenti e bollettini, da pagare e riconsegnare all’ufficio preposto per avere l’appuntamento con la commissione medica per il rinnovo vero e proprio. Se tutto va bene. Se non fila tutto liscio, può succedere – e succede spesso – che nonostante l’utente si rechi alla Asl un mese prima della scadenza della patente, l’appuntamento per il rinnovo non arrivi in tempo utile. E allora? Altri documenti, altre file, altri soldi, questa volta alla motorizzazione, per la richiesta di un permesso temporaneo, nella speranza che non scada prima dell’appuntamento per il rinnovo della patente, altrimenti… nuovi documenti, altre file, altri soldi che se ne vanno (18 euro per il permesso temporaneo). Ora, la domanda è semplice: perché un utente, per di più colpito da malattia degenerativa e quindi con gravi disabilità fisiche, deve pagare la motorizzazione se gli uffici preposti non gli consentono di effettuare il rinnovo della patente in tempi utili? Perché bisogna pagare la burocrazia per i ritardi della stessa burocrazia? Ma soprattutto, perché deve farlo una persona che già quotidianamente affronta tanti e gravi problemi?
Un evidente caso di “burofollia” a cui andrà trovata soluzione al più presto.
Ci auguriamo!
