San Valentino, storia e tradizioni della festa degli innamorati

14 febbraio 2025 | 07:59
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San Valentino, storia e tradizioni della festa degli innamorati

La festa degli innamorati tra storia, riti e tradizioni. Il contributo di Nando Giammarini su San Valentino.

La festa degli innamorati tra storia, riti e tradizioni. Il contributo di Nando Giammarini su San Valentino.

La festa dell’amore dovrebbe essere ogni giorno per dimostrare l’attualità e la condivisione di quei sentimenti, insiti nel cuore e nell’animo della gente, che accompagnano tutte le persone nel corso della vita. Il 14 febbraio, San Valentino, patrono di tutti gli innamorati, è un’occasione speciale per una moltitudine di abitanti del globo terrestre che colgono l’occasione per celebrare, insieme, il gioioso sentimento che li unisce; l’occasione per eccellenza per dimostrare amore e affetto alle persone che amiamo.
Sebbene venga da molti vista come una festa a fini puramente commerciali, la giornata dedicata agli innamorati è, in realtà, frutto di una tradizione che affonda le sue radici molto lontano, esattamente nel 496. Essa fu istituita da Papa Gelasio I per sostituire i festeggiamenti dei Lupercalia per cui i servi prendevano il posto dei padroni e viceversa con il fine di dar vita ad un processo di rinascita. Nel corso dei festeggiamenti, esattamente la sera prima del giorno di San Valentino, donne e uomini mettevano i loro nomi in un’urna ed un bambino li estraeva a sorte formando le coppie che avrebbero poi partecipato alla festa con balli e canti e vissuto insieme in intimità per un anno intero. Siccome la chiesa non vedeva di buon occhio simili riti pagani, poiché in aperto contrasto con la propria moralità, nel 496, Papa Gelasio I li annullò, sostituendoli con la giornata commemorativa di San Valentino martire. In Inghilterra, ad esempio, la sera della la vigilia di San Valentino, le donne erano solite fissare, con uno spillo, cinque foglie di alloro spruzzate con acqua di rose sul cuscino: una era posta al centro e le altre agli angoli. Prima di andare a dormire recitavano la seguente preghiera: “Buon Valentino, sii generoso con me e concedimi di vedere in sogno il mio vero amore”, sperando che l’incantesimo avrebbe indotto l’apparizione in sogno del futuro marito.
Se per molti San Valentino è sinonimo di fiori, cioccolatini e regali a forma di cuore, per noi è l’occasione di una cena a lume di candela e per i danesi, e siamo in campo europeo, è pratica comune far recapitare alla persona amata una lettera – chiamata appunto “valentinsbrev” (lettera di Valentino) nella quale si dà sfogo ai propri sentimenti. Tale tradizione sarebbe da ricondurre ad una leggenda secondo la quale San Valentino si sarebbe innamorato, nel corso della sua detenzione, della figlia del suo carceriere, inviandole, appena prima dell’esecuzione (avvenuta il 14 febbraio dell’anno 347 a Roma), un ultimo biglietto d’amore – firmato “Il tuo Valentino”.
Alcuni Paesi del mondo non celebrano la festa degli innamorati il 14 febbraio, ma hanno equivalenti celebrazioni in altri momenti dell’anno. Secondo la leggenda San Valentino fu scelto quale patrono degli innamorati perché fu il primo a celebrare il matrimonio tra un legionario romano e una donna cristiana. Egli è stato vescovo, martire e santo, che secondo la leggenda nasce a Interamna Nahars, attuale Terni, nel 176 e muore a Roma il 14 febbraio 273. È considerato il patrono degli innamorati e, in suo onore, il 14 febbraio si celebra la famosa e speciale ricorrenza. San Valentino, dopo essersi convertito al Cristianesimo, viene ordinato Vescovo di Terni nel 197. Nel 270 si reca a Roma per predicare il Vangelo e cercare di convertire i pagani nonostante il tentativo dell’imperatore Claudio di convincerlo ad abiurare la propria fede, Valentino non solo rifiuta ma tenta di convertire l’imperatore stesso, che decide di non condannarlo a morte ma di affidarlo ad una famiglia nobile. Fu arrestato successivamente per ordine dell’imperatore Aureliano, visto che la popolarità del santo caro agli innamorati era in continua crescita, i cui soldati lo condussero lontano dalla città. Si dice sulla Flaminia a ponte Milvio, nei pressi di Roma ove gli inflissero il martirio e la decapitazione. Il suo corpo venne seppellito a Terni, nel luogo dove nel corso del IV secolo è poi stata costruita la basilica a lui dedicata e dove attualmente sono custodire le sue spoglie. Un ultima curiosità San Valentino a Cabbia di Montereale è il protettore dei Giammarini ed il caso volle che io e mio fratello gemello, Nello, nascessimo proprio il giorno dedicato al Santo protettore degli innamorati, nel cuore dell’inverno in montagna. Auguri a tutti gli innamorati!

luminarie san valentino