Jazz L’Aquila, a proposito di Grandi Eventi

Jazz L’Aquila, l’approfondimento del Capoluogo d’Abruzzo sulle richieste di contributi per il Jazz nelle Terre del Sisma. Due richieste alla Legge 55 con numeri differenti, i dati.
Jazz L’Aquila, l’approfondimento del Capoluogo d’Abruzzo sulle richieste di contributi per il Jazz nelle Terre del Sisma. Due richieste alla Legge 55 con numeri differenti, i dati.
“Duemila enigmi nel jazz” canta Paolo Conte, uno che di jazz evidentemente se ne intende. Noi del Capoluogo, più modestamente, ci siamo accontentati di tentare di chiarirne un paio. Naturalmente parliamo della inattesa esclusione dell’associazione Jazz all’Aquila ETS dai finanziamenti della legge regionale sui grandi eventi. L’associazione, come noto, organizza importanti manifestazioni musicali con eccellenze della musica jazz, italiana e internazionale, per questo abbiamo voluto approfondire la questione al fine di capire come stessero le cose.
Dalle informazioni acquisite, risulta che l’associazione abbia presentato due richieste di contributi per l’evento del Jazz italiano per le terre del sisma del 2024 a valere sulla legge 55, quella della citata recente esclusione dai grandi eventi presentata a settembre 2024 e un’altra ad agosto, su una linea “a sportello” figlia della stessa legge. Fin qui, nessun “enigma” da risolvere, anche se si tratta di progetti dai conti diversi.
La prima discrepanza tra le due domande presentate risiede nel progetto presentato a sportello in cui l’associazione ha inserito 39mila euro di propri investimenti, mentre nella richiesta per la Legge 55 Grandi Eventi ne risultano 61mila. Niente di particolarmente significativo anche se le cifre non corrispondono.
Ad una attenta analisi, poi, abbiamo rilevato una discrepanza anche sui contributi assegnati dal Comune dell’Aquila, nello specifico nel progetto presentato a sportello si fa riferimento a 62mila euro, mentre nella domanda per i Grandi eventi i fondi dichiarati sono 40mila.
Queste voci, di enti che contribuiscono a coprire le spese dei progetti delle associazioni, ovviamente, incidono sul punteggio necessario a scalare le graduatorie di assegnazione.
Ma qual è quindi il finanziamento che l’associazione ha ricevuto veramente dal Comune? La risposta risiede nella delibera di giunta 216 del 16 maggio 2024 e nella determinazione dirigenziale 2931 del 27 giugno 2024: 160 mila euro. 100mila euro relativi alla programmazione delle risorse Restart 2024 e 60mila tramite protocollo d’intesa con SIAE (300mila in 5 anni, quindi 60mila per il 2024).
A questo punto approfondendo gli elementi è stato normale rilevare come di questi 160mila euro stanziati in favore dell’associazione non vi fosse traccia nelle due richieste presentate alla Regione per l’accesso ai fondi della legge 55. Cosi come ci è balzato agli occhi che il piano delle spese previste dal progetto presentato per i grandi eventi fosse di 135mila euro totali, quindi ampiamente coperto dai 160mila euro stanziati da Comune e SIAE.
Abbiamo chiesto lumi alla Regione, ma il Direttore del Dipartimento Sociale – Enti locali e Cultura della Giunta regionale, Paolo Costanzi, si è mostrato stupito dalla presunta incongruenza, assicurando che avrebbe indirizzato gli uffici ad effettuare tutte le verifiche del caso.
Nessuno stupore, invece, dalla segreteria dell’associazione, che ha assicurato alla nostra redazione che sarebbe prassi assolutamente consolidata il non indicare il totale dei fondi a disposizione in un unico progetto, in quanto questo farebbe anche diminuire i rimborsi eventualmente ottenuti, ma per ciascun progetto realizzato impegnarne “quota parte”. Non solo: “È importante evidenziare – sottolineano dalla segreteria dell’associazione – che in tutti questi finanziamenti pubblici è rilevante che non vi sia un ‘doppio finanziamento’, ossia due volte fondi pubblici sulle stesse voci. Noi, naturalmente, nel tenere la nostra contabilità stiamo attenti a questo, che viene poi controllato dallo Stato: tutti gli anni il nostro bilancio viene depositato infatti al registro delle ETS”.
