Sportello antiviolenza UnivAq: la proposta bocciata nel 2023, gli studenti ci riprovano

Gli studenti dell’UnivAq si sentono davvero al sicuro nei loro spazi accademici? La recente comparsa di una scritta omofoba sulle pareti del Dipartimento di Scienze Umane ha messo in luce una questione più ampia: la necessità di uno sportello antiviolenza. Le parole di Elisa Ottaviani.
Gli studenti dell’UnivAq si sentono davvero al sicuro nei loro spazi accademici? La recente comparsa di una scritta omofoba sulle pareti del Dipartimento di Scienze Umane ha messo in luce una questione più ampia: la necessità di uno sportello antiviolenza. Le parole di Elisa Ottaviani.
Negli ultimi anni, l’UnivAq ha cercato di promuovere un ambiente accademico inclusivo, ma la scritta omofoba apparsa nei muri dell’Ateneo e recenti episodi di discriminazione fanno emergere la necessità di misure più concrete. In particolare, la comunità studentesca chiede l’istituzione di uno sportello antiviolenza, un luogo di supporto e ascolto per chi vive situazioni di disagio, discriminazione di genere o violenza.
Già nel novembre 2023, l’Udu – Unione degli Universitari aveva presentato una mozione per l’istituzione dello sportello, supportata dai risultati di un’indagine interna che evidenziava la presenza di episodi di violenza e discriminazione all’interno dell’Ateneo. La richiesta era stata respinta dal Rettore con la motivazione della “mancanza di spazi”. In seguito, gli studenti hanno individuato locali disponibili e riproposto la mozione nell’aprile 2024, ma il Senato Accademico non ha nemmeno permesso che fosse discussa.
Elisa Ottaviani, coordinatrice dell’UdU, ha denunciato il blocco della discussione da parte del Senato accademico, evidenziando come il problema della violenza e della discriminazione sia stato minimizzato. “La situazione non può più essere ignorata. È evidente che il problema non può essere sottovalutato”, ha affermato Ottaviani ai microfoni del Capoluogo d’Abruzzo.
Una professoressa all’interno del Senato accademico ha ricevuto l’incarico di valutare la fattibilità dello sportello insieme agli studenti. “Abbiamo avuto alcuni incontri e stiamo lavorando, cercando di capire come impostare nuovamente la richiesta”, ha raccontato Elisa Ottaviani, “ma resta il timore che l’iniziativa venga nuovamente bloccata, lasciando inevasa una richiesta fondamentale della comunità studentesca.”
Il problema esiste ed è reale. Se gli studenti non si sentono al sicuro, è necessario che vengano creati spazi protetti all’interno dell’Università, affinché tutte le vittime di violenza possano trovare ascolto e supporto. Sensibilizzare e tutelare sono azioni fondamentali, e l’istituzione di uno sportello antiviolenza rappresenta un primo passo concreto in questa direzione.
