Elezioni Sulmona, i Cinque Stelle parlano con il Terzo Polo e il centrosinistra è a rischio scissione

19 febbraio 2025 | 11:17
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Elezioni Sulmona, i Cinque Stelle parlano con il Terzo Polo e il centrosinistra è a rischio scissione

Il segretario dei Cinque Stelle D’Andrea incontra il leader del Terzo Polo Di Ianni. Interrogativi sulla coesione del centrosinistra in vista delle elezioni di Sulmona

Elezioni Sulmona, il fronte del centrosinistra si incrina. Il muro contro muro sulla scelta del candidato sindaco produce scorie e malumori, e la scissione diventa uno scenario concreto. Attilio D’Andrea, segretario provinciale del Movimento Cinque Stelle, coordinatore del programma della coalizione, ha incontrato nei giorni scorsi Nicola Di Ianni, il leader del cosiddetto Terzo Polo.

Lo stesso Di Ianni lo conferma al Capoluogo: “L’incontro c’è stato, è stato un ottimo dialogo e abbiamo trovato delle sincronie. Non escludiamo nulla, ci potremo ritrovare in seguito”. Presto naturalmente per dire se il faccia a faccia sarà il primo di una serie che servirà a costruire un’alleanza, ma intanto la ferita nel centrosinistra è aperta.

Di Ianni è il leader di un raggruppamento che punta a presentare alle elezioni comunali a Sulmona quattro liste. Della compagine farà parte anche il gruppo dell’ex sindaco Bruno Di Masci, che sta lavorando attivamente alla composizione della squadra di candidati assieme ad Antonio Di Rienzo. L’incontro tra Di Ianni e D’Andrea dalla prospettiva del Terzo Polo è parte di una strategia di espansione oltre il centrodestra e il centrosinistra (sono in corso “corteggiamenti” anche a Catia Puglielli dell’Udc, che i terzopolisti vorrebbero reclutare al di fuori dello scudo crociato, che correrà con il centrodestra), mentre riportato sul fronte del centrosinistra conferma il logoramento prodotto dalla stasi sulla scelta del candidato sindaco. Da settimane si è fermi sulla contrapposizione tra i nomi dell’ex assessore Carlo Alicandri Ciufelli, avanzato dal Partito Democratico, e del giovane Riccardo Verrocchi, spinto dai Cinque Stelle, da D’Andrea in primis. Ma se il Pd è abbastanza disposto a mettere da parte la carta Ciufelli, purché si trovi un’alternativa ritenuta valida, D’Andrea appare molto convinto sul nome di Verrocchi. Si stanno generando cortocircuiti e malumori: dal Pd per minare la possibile candidatura di Verrocchi si sottolinea con insistenza la scarsa affluenza (soprattutto di giovani) a un evento promosso da Verrocchi una decina di giorni fa: se non è in grado di riempire una sala con qualche coetaneo, può fare il candidato sindaco? Ora la notizia dell’incontro tra D’Andrea e Di Ianni.