Un mondo a parte di Riccardo Milani porta l’Abruzzo in America e in altri 25 Paesi nel mondo

Non si ferma il successo strepitoso del film completamente made in Abruzzo “Un mondo a parte” che sbarca in America e in altri 25 Paesi nel mondo. Farà conoscere oltreoceano la verace e schietta “abruzzesità” portata in scena dal fortunato e visionario regista Riccardo Milani.
Non si ferma il successo strepitoso del film completamente made in Abruzzo “Un mondo a parte” che sbarca in America e in altri 25 Paesi nel mondo. Farà conoscere oltreoceano la verace e genuina “abruzzesità” portata in scena dal fortunato e visionario regista Riccardo Milani.
“La montagna lo fa” è proprio il caso di dirlo! La storia di Michele (Antonio Albanese) e Agnese (Virginia Raffaele), di “quella coccia di cazzo” del sindaco di Castel Romito, dei bambini di una piccola scuola di Rupe (Opi), paesino incastonato nelle meraviglie del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise arriva anche negli Stati Uniti dopo il successo in Italia e in Europa. Campione ai botteghini nel 2024, “Un mondo a parte” è il film, prodotto da Medusa film, dalla forte valenza sociale più visto ovunque, dai cinema, nelle scuole, nelle parrocchie, nelle arene estive, vincitore del premio Ciak d’Oro, riconoscimento che testimonia il successo della pellicola di Riccardo Milani e il suo talento nel creare storie che riescono a unire il pubblico, facendo divertire e riflettere. Proiettato a Parigi di recente presso la sede dell’Unesco, è già uscito in Israele, Germania e Austria. Dal 30 aprile prossimo sarà distribuito nei cinema in Spagna, seguiranno poi Polonia, Australia e Brasile. La distribuzione internazionale è curata da Vision.

Il film, che si presenta come una commedia, ha affrontato lo spinoso tema del ridimensionamento scolastico nei piccoli comuni e delle pluriclassi, un problema comune a tantissimi piccoli centri, soprattutto nell’Abruzzo interno montano e che non risparmia il Paese interno, da Nord a Sud. Problematiche che il regista conosce bene anche perchè anni fa ha acquistato una casa a Pescasseroli, luogo in cui trascorre diversi periodi dell’anno. “In Abruzzo sono cresciuto e ho trovato tanta ispirazione per i miei lavori. È una regione a cui devo molto e c’è un sentimento forte e autentico che mi lega a questa terra, un territorio ricco fatto di persone gentili e di comunità resistenti”, aveva detto Milani in una intervista rilasciata al Capoluogo ad agosto scorso dopo che la sua “Opi”, gli aveva conferito la cittadinanza onoraria. “Il cinema per la valorizzazione dei luoghi. La cultura come strumento di sensibilizzazione e contrasto allo spopolamento”. E in quest’opera ha coinvolto gli abitanti del territorio, mettendo insieme attori presi sul posto (i bambini dei paesi vicini, la fornaia di Pescasseroli, il bidello, mentre panni del parroco del paese nel film c’è l’ex primo cittadino di Opi, Berardino Paglia) a volti noti e artisti abruzzesi come Elisa Di Eusanio e Corrado Oddi, dando comunque voce a tutti, utilizzando un linguaggio chiaro, un dialetto abruzzese verace e genuino, “oh”, senza luoghi comuni, senza forzature.
E chissà se adesso, anche dall’America vorranno venire in Abruzzo, in cerca dei luoghi iconici del film, come la casa del maestro, la scuola o il piccolo bar del paese.
