Angelo Figorilli candidato del centrosinistra alle elezioni di Sulmona, è ufficiale

Angelo Figorilli candidato del centrosinistra alle elezioni comunali di Sulmona, è ufficiale. L’accordo è stato ratificato oggi dalla coalizione, composta da Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Italia Viva, Sbic, Sinistra italiana, lista Intesa.
Angelo Figorilli candidato del centrosinistra alle elezioni comunali di Sulmona, è ufficiale. L’accordo è stato ratificato oggi dalla coalizione, composta da Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Italia Viva, Sbic, Sinistra italiana, lista Intesa.
Che il sì fosse nell’aria era già stato anticipato nella mattinata di oggi 24 febbraio dal Capoluogo. L’accordo è arrivato quindi sul nome del giornalista Rai in pensione, che è servito a superare il muro contro muro sui nomi di Carlo Alicandri Ciufelli, sponsorizzato dal Partito Democratico, e Carlo Verrocchi, gradito ai Cinque Stelle. La coalizione è ora al lavoro per organizzare l’evento di presentazione di Figorilli candidato sindaco, che si ipotizza possa svolgersi domenica, 2 marzo.
Chi è Angelo Figorilli
Giornalista Rai in pensione, nato a Sulmona, non ha mai perso contatto con la sua città d’origine. Impegnato negli anni all’estero, seguendo le guerre in Afghanistan, Iraq, ma non solo. Ha seguito le rivolte nelle banlieus in Francia ed è stato in America per Obama e per Trump, arrivando a dirigere gli esteri per il Tg2. Ha scritto i libri “il cane Patàn e altre storie”, “Banlieues i giorni di Parigi” e “Lettere che non sapevano dove andare”.
Ha realizzato, con Francesco Paolucci e Maurizio Maggiani, il documentario “L’uomo più buono del mondo – la leggenda di Carlo Tresca”. Vive tra Roma, Sulmona e Capalbio.
Figorilli alle elezioni comunali di Sulmona sfiderà LucaTirabassi, presidente dell’Ordine degli avvocati locale, sostenuto dal centrodestra e dal gruppo di Andrea Gerosolimo e Marianna Scoccia, e il candidato del Terzo Polo, che deve essere ancora ufficializzato.
Dopo l’ufficializzazione della sua candidatura Figorilli ha dichiarato: “Io penso che questo sia il momento, per ognuno di noi, in ogni comunità, nelle piccole città e nei grandi partiti, nelle metropoli e nei paesi, prima ancora di discutere di progetti e di programmi, di alzarsi in piedi e dire da che parte vogliamo stare. Se scegliamo le regole o accettiamo la legge del più forte, se pensiamo che la natura sia la nostra vita o solo un ostacolo ai nostri affari, se consideriamo il lavoro un diritto per cui lottare o solo una promessa da aspettare, se la nostra idea di pace sia cacciare la gente dalla propria terra o difendere il diritto di tutti ad avere una terra dove vivere. Perché bisogna prepararsi a resistere al vento che sembra spingere tutto verso la guerra degli affari e gli affari della guerra e coltivare invece la speranza che si possa costruire sul rispetto, sulla cultura, sul dialogo e sui diritti uguali per tutti. Anche una elezione comunale può servire a indicare il mondo che vogliamo, a combattere un futuro governato dalla forza, dalla paura e dalla cattiveria, a battersi perché vincano giustizia e gentilezza. Per questo io vorrei una città che si apra all’ascolto, che consideri una ricchezza e non un pericolo chi cerca un posto nel mondo, che non proclami di essere la più bella da visitare ma la più accogliente dove venire a discutere e a crescere. A cinema, a teatro, in piazza, nelle scuole e in quel parco fluviale che potrebbe diventare il nostro Central Park. Poi certo parleremo di Cogesa e di tribunale, di isola pedonale e di parcheggi, di ospedale e di territorio, andremo davanti ai cancelli della Marelli e proveremo a fare la squadra migliore che possiamo ma prima bisogna dare ai ragazzi ragioni per non andarsene o di farlo sapendo di poter tornare, dire loro che devono prendersi Sulmona perché questa città può diventare un posto dove vivere connessi con il mondo. E lo faremo dialogando con provincia regione e governo ma senza aspettare che siano loro a dirci quale deve essere la via. Oggi la città, di fronte a sé stessa, deve decidere la strada di domani. Non è facile, a volte il declino sembra ineluttabile nei numeri -sempre meno persone sempre meno lavoro- e nella politica, eppure qualche fuoco acceso c’è e non è poco: il teatro è sempre pieno, il cinema è diventato anche Festival, il liceo è di nuovo in piazza e il jazz risuona nelle strade, ci sono librerie dove si discute e caffè dove si presentano libri. Sono piccoli segnali che indicano voglia di partecipare e di fare. Alziamo la testa dal telefono perché c’è bisogno di tutti, di quelli che hanno vent’anni oggi e anche di quelli che oggi ne hanno molti di più. Sulmona città futura è la sfida per la quale vale la pena darsi una mano, tutti insieme. Ci diranno che sono solo sogni, e noi diremo che vale la pena sognare. Ecco le ragioni che mi spingono ad accettare questa sfida. Se sono anche le vostre possiamo provarci“.