Arap, la fusione della discordia

Inizia l’iter legislativo il disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale che punta a far fondere l’Arap con il Consiglio di sviluppo industriale dell’area Pescara – Chieti
Arap, la riforma inizia l’iter in Consiglio regionale e si accende subito l’attenzione, oltre che lo scontro politico, su un provvedimento di diretta emanazione della Giunta regionale, in particolare dell’assessore Tiziana Magnacca. Non è un mistero che ad esso tenga in modo particolare il Presidente della Giunta Marco Marsilio.
L’opposizione, e in particolare il Partito Democratico, contesta che la sostanziale fusione tra l’Azienda regionale delle attività produttive (ARAP) e il Consorzio per lo sviluppo industriale dell’area Pescara – Chieti rischi di generare, a causa del debito di quest’ultimo, complicazioni giuridiche ed economiche che frenerebbero l’attività di Arap, responsabile di investimenti e progetti sul territorio. Da parte di Fratelli d’Italia c’è invece la convinzione che la procedura sia necessaria per rendere Arap più competitiva. Oggi 24 febbraio si è svolta una seduta congiunta delle Commissioni Bilancio e Agricoltura. Sul disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale sono stati auditi la Cgil e il direttore generale di Arap Antonio Morgante. Le audizioni proseguiranno nei prossimi giorni, ma in ogni caso anche dal punto di vista politico ci sono già dei “movimenti”. Il presidente della Commissione Bilancio, Vincenzo D’Incecco della Lega, al Capoluogo ha dichiarato: “Presenteremo emendamenti di natura tecnica, condivisi con gli uffici, per chiarire alcuni dettagli e passaggi”.
La storia è lunga, comincia addirittura nel 2011, quando la Giunta regionale di centrodestra guidata da Gianni Chiodi dispose la riunione dei consorzi industriali per costituire l’Arap. Rimase fuori dal percorso il consorzio Chieti – Pescara a causa della rilevante massa debitoria di cui era gravato. Ne venne avviata la liquidazione, che non andò a ben fine visto che tecnicamente è ancora in corso. I debiti ammontano a oltre 17 milioni di euro. L’idea, naufragata, era quella di dismettere il consorzio di Chieti – Pescara e poi conferirne attività e personale ad Arap. La Giunta Marsilio in qualche modo riprende quel processo, ma prevedendo che tutti e due gli enti coinvolti, l’Arap e il consorzio Chieti – Pescara, siano liquidati, e poi venga fondata l’Aruap, l’Agenzia regionale unica delle attività produttive. I debiti non del consorzio Chieti – Pescara non passerebbero alla nuova società, andando quindi, nelle intenzioni, a costruire una sorta di bad company che permetterebbe all’Aruap di operare senza esserne oberata. La Cgil, con il segretario regionale Carmine Ranieri, ha espresso dubbi: “Non siamo pregiudizialmente contrari, ma siamo preoccupati. Siamo sicuri che l’operazione tenga dal punto di vista di legale? Non è che poi alla fine l’Aruap si prende anche i debiti?”.
Silvio Paolucci, capogruppo del Partito Democratico, ha attaccato: “La costituenda Aruap verrà alla luce con una imponente massa debitoria, complessivamente stimata tra i 40 ed i 50 milini di euro, cosa che mette una seria ipoteca sul funzionamento del nuovo Ente e sull’affidabilità creditizia. Proprio su quest’ultimo aspetto, si rammenta alla Giunta e a tutte le forze politiche che ARAP è stazione appaltante ausiliaria (dopo le modifiche di Giunta) di diversi interventi previsti dal Fondo di Sviluppo e Coesione, progetti che rischiano di non vedere mai la luce, come, ad esempio, i lavori nei porti di Pescara e di Ortona e il rilancio del comprensorio sciistico Passolanciano-Majelletta”.
Accuse respinte al mittente da Massimo Verrecchia, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Sulla riforma dell’Arap, bene ogni confronto ma va evidenziata con forza la bontà della proposta dell’assessore regionale Tiziana Magnacca. Una proposta ampiamente discussa e condivisa con tutta la maggioranza e che riteniamo migliorativa per l’importante azienda della Regione Abruzzo. Come è noto abbiamo dovuto calmierare una situazione debitoria ereditata dalla sinistra, grazie ad un serio lavoro condotto dagli amministratori di centrodestra durante la passata legislatura, anche attraverso rilevanti operazioni che hanno inciso sulla riduzione del debito, come la vendita di Optimes, quella del centro di distribuzione Amazon a San Salvo e la vendita della fiera ad Avezzano. L’iter legislativo porterà il Consiglio regionale a compiere ulteriori azioni per rendere l’attività dell’Arap più competitiva, come già ben delineato dal nostro assessore Magnacca“.
