Manutentori ASL, nessun passo avanti nell’incontro in Prefettura: prosegue lo stato di agitazione

L’AQUILA – Fumata nera dall’incontro in Prefettura tra ASL, SE.MA. e sindacati: prosegue lo stato di agitazione dei manutentori.
L’AQUILA – Fumata nera dall’incontro in Prefettura tra ASL, SE.MA. e sindacati: prosegue lo stato di agitazione dei manutentori.
L’incontro che si è tenuto presso la Prefettura dell’Aquila, fra le OO.SS. FIM-FIOM, la SE.MA. S.r.l. e la ASL1, “non ha prodotto alcun risultato positivo per le sorti dei lavoratori, in procinto di ricevere la lettera di licenziamento collettivo, a causa di una pesante querelle in atto fra la predetta SE.MA. e la ASL1″. Lo annunciano gli stessi sindacati, sottolineando: “Nei fatti, la SE.MA. vanta una cifra importante dalla ASL1 per la gestione della manutenzione degli impianti elettrici, idraulici, termoidraulici ecc., cifra che la ASL parrebbe non voler riconoscere, in quanto la stessa SE.MA. sarebbe ‘non adempiente su alcune partite tecniche’, rispetto agli impegni sottoscritti nel 2021. Ad onore del vero, – proseguono i sindacati – la SE.MA., fino a questo momento ha onorato tutti gli impegni con i suoi oltre 60 dipendenti, ivi compreso il rinnovo del contratto di 2° livello, ovvero il riconoscimento del Premio di Risultato per l’anno 2025, più l’aumento del buono pasto, portandolo, in sede di trattativa sindacale, da 8 a 10 euro giornaliero, oltre a riconoscere altre indennità legate alla presenza e, soprattutto, all’istituto della reperibilità. Proprio quest’ultimo elemento rappresenta il valore aggiunto da parte dei lavoratori, verso la vigilanza degli impianti, 365 giorni l’anno che, con diligenza e professionalità mettono a disposizione della ASL1 e, quindi, della collettività che, purtroppo, deve fruire dei servizi sanitari. Dunque, l’analisi sindacale parte dal presupposto che, seppure in ritardo con qualche obbligazione lavorativa di routine, i lavoratori, abbiamo sempre eseguito correttamente i compiti loro impartiti dalla SE.MA. e che, come in altre analoghe situazioni, la ASL1, sia impegnata a cercare escamotage temporali, finalizzati a cercare risorse che, al momento, pare proprio non abbia ma, non solo per pagare la SE.MA. ma, da quanto si legge, anche con altri fornitori di servizi essenziali e non solo!”
“Il quadro che è venuto fuori oggi presso la Prefettura, – aggiungono dal sindacato – lascia l’amaro in bocca per tanti motivi, ma uno in particolare: la ASL1 sa che è in forte difficoltà, e lo sa da almeno 15 anni, e nulla ha fatto nel tempo per porre rimedio agli antichi sbagli di progettazione e gestione dell’appalto (mq ecc.) e, addirittura per questi “N” errori, qualche società che si era aggiudicata gli appalti è anche andata a “gambe all’aria”. Sbagliare è possibile, ma perpetuare nell’errore e rimbalzarsi le responsabilità, degne dell’italico stile, ha portato ancora una volta i lavoratori e le Loro 00. SS., ad “armarsi” per difendere con i denti “il pezzo di pane”!”.
In conclusione, “i Funzionari della Prefettura pare abbiano recepito bene l’allarme sindacale e, proprio per questo, hanno convocato un nuovo incontro per il 7 marzo 2025, invitando la ASL1 e la SE.MA. a trovare un punto d’incontro stabile e non un “rattoppo”. Il Sindacato tutto, stanti le conclusioni proposte dalla Prefettura, non ha sciolto alcuna riserva e, pertanto, continuerà con la Stato di agitazione, a tutela delle maestranze fino al 7 marzo, giorno della nuova convocazione prefettizia, al cui esito legherà le proprie decisioni”.