Azzannata da un pitbull, morta 74enne aquilana dopo 8 mesi di agonia

26 febbraio 2025 | 21:14
Share0
Azzannata da un pitbull, morta 74enne aquilana dopo 8 mesi di agonia

Era stata aggredita da un pitbull 8 mesi fa, tanto da subire l’amputazione delle braccia. Margherita Villante non ce l’ha fatta. La donna è morta dopo diversi interventi e una lunga agonia.

Nonostante si fosse aggrappata alla vita con tutte le sue forze non ce l’ha fatta Margherita Villante, la 74enne aquilana morta alcuni mesi dopo essere stata azzannata da un pitbull.

Margherita Villante, molto nota e stimata in città, dopo la terribile aggressione non aveva mai lasciato l’ospedale. Era ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva del nosocomio aquilano. Aveva subito diversi interventi chirurgici e l’amputazione parziale di entrambe le braccia. È stata disposta l’autopsia per far luce sulle cause della morte. Non si conosce quindi la data dei funerali.  L’episodio è avvenuto lo scorso 17 luglio: la donna si trovava insieme alla sorella che era venuta a L’Aquila da fuori regione per aiutarla a fare un trasloco. Entrambe, da qualche giorno, andavano e venivano dalla casa di famiglia, una villetta a schiera che si trova a Sant’Elia, non lontano dal Progetto C.a.s.e., dove stavano preparando degli scatoloni dal momento che l’abitazione era stata venduta. L’aggressione è avvenuta in pochi minuti: stando a quanto riferito al Capoluogo da fonte verificata e qualificata, le due donne si sono trovate davanti il pitbull aprendo la porta di casa, che le ha aggredite buttandole a terra. A riportare le ferite più gravi è stata proprio la signora Villante. Le lacerazioni sono state talmente profonde e invalidanti che è stato necessario procedere, con un delicatissimo intervento chirurgico, all’amputazione di entrambe le bracciail sinistro fino all’ascella e il destro quasi fino al gomito. 

pitbull

Mia madre stava bene, in salute, era una donna piena di vita che ha girato il mondo è il commento commosso, rilasciato al Capoluogo, del figlio GianlucaAdesso ha smesso di soffrire, resta comunque tanta amarezza perchè davvero è stato fatto il possibile. La notizia della sua scomparsa ha commosso tutto il reparto dove è stata accudita con amore e affetto e dove è stato fatto il possibile per aiutarla nel lungo percorso da luglio a oggi”.

La sorella della vittima aveva riportato ferite più lievi, tra cui la frattura di una mano. Ferita, sempre in modo lieve, anche la padrona del pitbull, intervenuta quasi immediatamente sul posto, richiamata dalle grida. Il cane è stato allontanato con non poca difficoltà, utilizzando anche una mazza da baseball, ed è stato poi preso in consegna dal servizio di Veterinaria della Asl 1. Sembrerebbe che non sia un caso isolato, il cane già in passato avrebbe aggredito delle persone. I familiari della signora deceduta avevano chiesto l’abbattimento dell’animale. Il cane attualmente si trova nel canile del Comune dell’Aquila dove viene monitorato e dove resterà a vita senza possibilità di tornare nella sua famiglia o di essere adottato. Per quanto riguarda i risvolti civili e pensali legati alla tragica vicenda, sembrava, in un primo momento, che la padrona del pitbull avrebbe dovuto rispondere del reato di lesioni gravissime collegate alla responsabilità della custodia dell’animale. Adesso, al netto delle risultanze dell’autopsia, non è ancora certo se verrà modificato il capo d’imputazione in omicidio colposo.

Alla famiglia le condoglianze dalla redazione del Capoluogo.

Aggredite da un pitbull, migliorano le condizioni della donna in Rianimazione