Lavori fermi in Piazza Duomo, ditta inadempiente: si cambia

Sono fermi dal 27 gennaio i lavori in Piazza Duomo: il Comune ha messo in mora la ditta per inadempimenti.
Sono fermi dal 27 gennaio i lavori in Piazza Duomo all’Aquila: il Comune ha messo in mora la ditta affidataria. Sarà un’altra impresa a portare a termine l’intervento.
Il Comune dell’Aquila ha messo in mora e diffidato la ditta che gestiva l’appalto dei lavori in Piazza Duomo, riservandosi di fare richiesta del risarcimento dei danni subiti per inadempimenti contrattuali.L’impresa in questione è la Costruzioni Ingg Penzi S.p.a., che si era aggiudicata l’appalto per i lavori di pavimentazione, illuminazione pubblica e riqualificazione della piazza.
I lavori avrebbero dovuto concludersi a fine 2023, ma una serie di inadempienze da parte dell’impresa ha portato a ripetuti rallentamenti delle operazioni, con la concessione di due proroghe che, tuttavia, non sono state risolutive.
Quanto successo per il cantiere di Piazza Duomo rispecchia pienamente le criticità espresse nei mesi scorsi da più amministratori. Fra questi, il sindaco di Fagnano Alto Francesco D’Amore, che aveva denunciato il mancato rispetto dei tempi prestabiliti per i lavori pubblici, relativamente alle scadenze stringenti del PNRR. Lo scorso novembre, infatti, D’Amore – sottolineando le difficoltà dei piccoli Comuni nel portare avanti i progetti finanzibili dal PNRR, ma soggetti a rigorose scadenze – aveva evidenziato: “Non è giusto che i piccoli Comuni debbano solo veder passare i fondi. Noi, a Fagnano Alto, abbiamo completato uno dei quattro progetti finanziati, mentre per un secondo siamo sopra alla soglia del 75%: tuttavia, per gli altri due rischiamo di perdere i finanziamenti perché le ditte non rispettano i tempi“. Dalla denuncia è nata l’azione del Commissario straordinario alla ricostruzione del Centro Italia, il senatore Guido Castelli, che ha disposto una prima proroga alla scadenza del 31 dicembre 2024, proprio per venire incontro alla problematica emersa, a livello generale, su un territorio già gravato da numerosi cavilli e dagli annosi ritardi della ricostruzione pubblica.