Autopsia per Margherita Villante, morta dopo essere stata azzannata da un pitbull

28 febbraio 2025 | 12:25
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Autopsia per Margherita Villante, morta dopo essere stata azzannata da un pitbull

Richiesta l’autopsia sul corpo di Margherita Villante, l’aquilana 74enne azzannata da un pitbull a luglio e morta il 26 febbraio dopo mesi di agonia.

Richiesta l’autopsia sul corpo di Margherita Villante, l’aquilana 74enne azzannata da un pitbull a luglio e morta il 26 febbraio dopo mesi di agonia.

L’esame autoptico – che non è stato ancora eseguito – dovrà far luce sulle cause del decesso, stabilire quindi se è stato una conseguenza dell’aggressione da parte del pitbull – che ha comportato una serie di interventi chirurgici – tra cui l’amputazione di entrambe le braccia o, per esempio, se è stata successiva a qualche infezione contratta durante la lunga degenza presso il reparto di Terapia intensiva dell’ospedale aquilano. I familiari di Margherita Villante si erano già mossi qualche giorno dopo la tragedia, assistiti dall’avvocato Donatella Boccabella del foro dell’Aquila, per intentare una causa civile nei confronti della padrona del cane che, intervenuta per soccorrere la signora, era rimasta a sua volta ferita. In un primo momento il reato di cui avrebbe dovuto rispondere era l’omessa custodia dell’animale che, stando a quanto trapelato, già in passato aveva dato qualche problema. La signora, assistita dall’avvocato Paolo Vecchioli del foro dell’Aquila, è una docente di matematica in pensione e, il giorno dell’aggressione, il cane è riuscito a uscire di casa mentre entrava da lei una ragazza a cui doveva impartire delle ripetizioni. Sentito dal Capoluogo, l’avvocato Vecchioli, si è mostrato profondamente dispiaciuto per la vicenda. Insieme alla sua assistita sono in attesa dell’autopsia per capire come muoversi anche perchè, se dall’esame sul corpo dovesse risultare che la morte è stata una conseguenza dell’aggressione, il reato di omessa custodia verrebbe modificato. Il cane, che non è stato abbattuto, si trova ricoverato presso il canile comunale di Paganica dove resterà in custodia fino alla fine dei suoi giorni. La padrona, già mesi fa, ha presentato formale richiesta di rinuncia alla custodia.

pitbull

Margherita Villante era una donna piena di vita e interessi, così l’ha descritta il figlio Gianluca che in questi lunghi 8 mesi ha assistito la madre tutti i giorni. Lo scorso 18 luglio era insieme alla sorella dentro la casa di famiglia a Sant’Elia per fare un trasloco dal momento che l’abitazione era stata venduta. L’aggressione è avvenuta in pochi minuti: le due donne si sono trovate davanti il pitbull aprendo la porta di casa che le ha aggredite buttandole a terra. A riportare le ferite più gravi è stata proprio la signora Villante. Le lacerazioni sono state talmente profonde e invalidanti che è stato necessario procedere, con un delicatissimo intervento chirurgico, all’amputazione di entrambe le bracciail sinistro fino all’ascella e il destro quasi fino al gomito.  La sorella della vittima aveva riportato ferite più lievi, tra cui la frattura di una mano. Ferita, sempre in modo lieve, anche la padrona del pitbull,

Azzannata da un pitbull, morta 74enne aquilana dopo 8 mesi di agonia