Scontri dopo L’Aquila Sambenedettese, condanna a 8 mesi per ultrà aquilano

5 anni di Daspo, 2 condanne ai lavori socialmente utili, una a 8 mesi di reclusione, pena sospesa. La sentenza per gli scontri dopo la partita L’Aquila – Sambenedettese.
Con rito abbreviato è stato condannato a 8 mesi Alessio Catelli, uno degli ultrà protagonista degli scontri dopo la partita L’Aquila – Sambenedettese che ha portato a diverse denunce e alcuni daspo.
Il giudice del Tribunale dell’Aquila, Tommaso Pistone, ha inoltre accolto le messe alla prova per altri due tifosi accusati dagli agenti della Digos, Squadra Tifoserie, di aver pesantemente partecipato ai tafferugli nel dopo partita L’Aquila-Sambenedettese, che si è disputata il 26 gennaio scorso. Le indagini sono state avviate dagli agenti della Digos (diretti da Roberto Mariani) che hanno visionato oltre 100 telecamere, per complessivi 30 giga byte di filmati. Catelli – assistito dagli avvocati Francesco Valentini e Simona Mariani – è stato condannato con rito abbreviato, come richiesto dal pm onorario Acquaria Garbuglia, pena sospesa e misura cautelare revocata. La difesa ha puntato sull’inadeguatezza delle misure di sicurezza adottate, in occasione della partita nella quale circa 400 tifosi ospiti erano stati fatti defluire passando sul terreno di gioco sotto il settore dei tifosi aquilani.

Gli altri due coinvolti, Fabio Ambrogi, e Vincenzo Fracassi – assistiti dagli avvocati Massimo Costantini ed Alessandra Spadolini – potranno svolgere lavori socialmente utili; inoltre il giudice ha disposto anche la riduzione nella sola giornata della domenica dell’obbligo di presentazione alla questura in concomitanza delle partite.
Tutti e tre, come riporta Il Messaggero, sono stati raggiunti anche dal Daspo per 5 anni disposto dal questore dell’Aquila.