Tribunale per diritti del malato chiede accesso agli atti per il pagamento delle prestazioni Asl non effettuate

6 marzo 2025 | 09:07
Share0
Tribunale per diritti del malato chiede accesso agli atti per il pagamento delle prestazioni Asl non effettuate

Il Tribunale per i diritti del malato chiede alla Asl 1 – con formale richiesta du accesso agli atti – contezza sulle procedure utilizzate per richiedere il pagamento delle visite disdette. Paola Federici: “Indispensabile la trasparenza nei confronti dei cittadini, specie i più deboli”.

Il Tribunale per i diritti del malato – una rete di cittadinanza attiva presente con due sportelli a L’Aquila e Sulmona –  ha inoltrato formale richiesta alla Asl 1 dell’Aquila per l’accesso agli atti riguardanti le procedure utilizzate per gli avvisi di pagamento per le prestazioni sanitarie non effettuate che stanno arrivando da mesi ai cittadini.

Lo rende noto Paola Federici, segretario regionale Cittadinanza Attiva Abruzzo e coordinatrice del Tribunale per i diritti del malato che, sentita dal Capoluogo, ha fatto sapere che è stata inoltrata la richiesta a mezzo PEC. “Lontani da qualunque forma di polemica – chiarisce la coordinatrice – vogliamo semplicemente sapere la procedura utilizzata. Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini che hanno ricevuto la richiesta di pagamento dalla Asl anche a fronte di esenzioni, quindi parliamo di pazienti che hanno diritto all’accesso gratuito per le cure. Altri ancora sono riusciti a dimostrare di aver già ottemperato al pagamento richiesto. Purtroppo però non tutti hanno gli strumenti o la possibilità di rivolgersi a qualcuno per essere aiutati, quindi magari in molti hanno pagato, pur avendo dei dubbi”. 

Una domanda che la coordinatrice si pone, e con lei tanti cittadini è la seguente: Come stanno recuperando i documenti? Sappiamo che il sistema informatico della nostra Asl ha subito un pesante hackeraggio, se alcuni dati sono andati persi, qual’è il modus operandi?” E ancora, sempre  tramite PEC è stata richiesta una stima degli importi recuperati e dei crediti ancora esigibili. “La cosa che dispiace – continua ancora la Federici – è che stanno stanno giocando sulla loro posizione dominante, mettendo le persone in una posizione di dover pagare per paura”.

pagamento asl , paola federici

Inoltre, lo ricordiamo, gli sportelli dell’Aquila e Sulmona hanno chiesto un incontro con gli organi competenti, “in quanto si ravvisano da parte dell’utenza diverse problematiche rispetto ai loro diritti difensivi in particolare al recupero tempestivo della documentazione che risale anche a 10 anni fa. La direzione strategica con una comunicazione ci ha informato che a loro avviso è stato fatto tutto quanto sia utile a garantire il diritto alla difesa e che non sono mai stati pubblicizzati i numeri di telefono, bensì una posta elettronica dedicata e che finora sono state evase tutte le richieste pervenute. Pur comprendendo la necessità di recuperare i crediti dovuti è anche indispensabile che l’amministrazione sia trasparente nei confronti di tutti gli utenti, soprattutto i più deboli e vulnerabili”.

Ticket visite non disdette, Asl1 L’Aquila: Gli avvisi vanno pagati

“Siamo certi – conclude – che l’Asl avrà cura di fornire tutte le informazioni richieste per garantire la massima trasparenza. I volontari del Tribunale per i diritti del malato restano comunque a disposizione degli utenti per dare loro il massimo della disponibilità perché vengano garantiti sempre i diritti di ognuno”.