CUS L’Aquila Rugby Femminile, “Chi lo ha detto che non è uno sport da donne”

8 marzo 2025 | 13:59
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CUS L’Aquila Rugby Femminile, “Chi lo ha detto che non è uno sport da donne”

In pochi mesi le “guerriere” del CUS L’Aquila Rugby Femminile hanno fatto tantissima strada, imponendosi in uno sport dove lo stereotipo ‘è da maschi’ è ancora molto presente. “Occorre uno sforzo collettivo da parte di tutti noi affinché anche in ambito sportivo nessuna ragazza o bambina si senta esclusa”.

In attesa della partita che si disputerà domani, domenica 9 marzo, contro le atlete del Frascati, le ragazze del CUS L’Aquila Rugby Femminile ci ricordano – nel giorno dedicato alla donna – l’importanza di questo esercito in rosa, fatto di giovani tenaci e volitive, ragazze che hanno saputo farsi strada in un ambiente sportivo ancora considerato ‘da maschi’ secondo antichi e desueti stereotipi

Quella del CUS L’Aquila Rugby Femminile è una scommessa vinta in partenza, “è un progetto che pensa al femminile, si declina al femminile, desidera al femminile, sogna al femminile”. Lo sport che assume duplici simbolismi: come volano per l’aggregazione, la socialità, la bellezza, in un contesto dove gli stereotipi spesso sono dietro l’angolo. La compagine del Cus – che conta già circa 30 atlete provenienti da tutte le province abruzzesi– ha avuto ad oggi un merito importante, quello di riportare nel capoluogo di regione il rugby femminile. La squadra si è presentata alla città solo pochi mesi fa, ma di strada ne è stata fatta già tanta. Tre partite vinte di seguito dopo lo stop natalizio e tanta voglia di fare: le ragazze, palla ovale sempre sotto il braccio, stanno marciando a ritmo serrato. Inserita nella struttura amministrativa del CUS, presidente Francesco Bizzarri, ha una gestione autonoma coordinata dalla vice presidente, Carla Ianni e un consiglio tutto al femminile composto da Alessandra Dell’Orso, Giovanna Laurini, Rossella Orciuoli.

cus l'aquila rugby femminile

Sport e pregiudizi non vanno a braccetto, lo ricorda, qualora ce ne fosse bisogno, il vice presidente Carla Ianni.  Ancora esiste purtroppo, in taluni ambienti, il pregiudizio che alcuni sport non siano adatti alle donne. Un’idea che, sebbene sempre più obsoleta, continua a far parte di modelli di visioni e di pensiero certamente discutibili e che imprimono purtroppo ancora oggi un’ombra sulle scelte e sulle aspirazioni sportive delle ragazze e delle bambine. Anche in sport tradizionalmente considerati ‘maschili’, le donne stanno guadagnando terreno. Il rugby, ad esempio, ha visto un’incredibile crescita della partecipazione femminile, con leghe e tornei che si stanno espandendo in tutto il mondo. Sempre più spesso le donne praticano il rugby con la stessa intensità e determinazione dei loro colleghi maschi. Occorre uno sforzo collettivo da parte di tutti noi affinché anche in ambito sportivo nessuna ragazza o bambina si senta esclusa a causa del suo genere e dunque ogni disciplina sportiva diventi una vera opportunità di crescita per tutte”. 

In attesa del match di domani: in bocca al lupo ragazze!

Cus L’Aquila Rugby Femminile, una scommessa vinta in partenza #nonsolocalcio