100 giorni alla maturità, studenti abruzzesi pronti a far festa

100 giorni alla maturità: la festa degli studenti abruzzesi. Dal rito della benedizione delle penne al dj set a San Gabriele. Come esorcizzare la paura dell’esame.
Ci sono ricordi indelebili nella vita di ognuno, tra questi sicuramente l’esame di maturità è uno di quelli che non si potrà dimenticare. L’attesa, la trepidazione, le ore di studio, i pensieri “oddio speriamo che le tracce dei temi siano facili…” Da tanti anni a questa parte uno dei momenti che segna il conto alla rovescia verso l’importante appuntamento di giugno è sicuramente quello dei 100 giorni, la festa per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori.
Sono tante le storie e i riti intorno alla festa dei 100 giorni, ciò che colpisce, in ogni caso e tutti gli anni, è la bellezza di un momento che unisce, senza distinzioni, gli studenti di tutte le scuole superiori, dal liceo classico, fino agli istituti tecnici, allargandosi anche ai ragazzi più giovani che non vogliono perdere questo momento di sana e allegra convivialità. Qualcuno sta già studiando, non solo per gli esami, (quest’anno al Classico, lo ricordiamo, è uscito Latino), ma anche per l’Università, in vista dei test d’ingresso. In questa giornata però non si studia, i libri e le preoccupazioni si lasciano a casa, ad eccezione di penne e vocabolari da far benedire “perchè non si sa mai”, ed è tempo di festa, eventi e tradizioni che portano solo allegria e buonumore.
I 100 giorni hanno origini lontane, legate a numerose leggende che si sono tramandate nel tempo fino ai giorni nostri. La più accreditata vuole che discenda da una tradizione militare del Mak P. Sembrerebbe che nel 1840, quando ai soldati dell’Accademia Militare di Torino fu comunicato il decreto regio per cui i corsi si sarebbero conclusi entro tre anni, non avendo più una durata variabile, l’allievo Emanuele Balbo Bertone di Sambuy esclamò: “Mac pi tre ani!” (Ancora soltanto tre anni!). Da quel momento gli allievi iniziarono a tenere per iscritto il conto alla rovescia dei giorni festeggiando in particolar modo l’arrivo del Mak P 100. L’usanza, nata a Torino, in poco tempo si diffuse in tutto l’ambiente militare fino a contagiare anche il mondo della scuola.
Il rito scaramantico più diffuso in Abruzzo legato a questa giornata è rappresentato dalla benedizione delle penne e dei vocabolari che avviene come di consueto presso il santuario di San Gabriele dove nel tempo la celebrazione si è arricchita diventando una festa in piena regola. La giornata è unica nel panorama nazionale e prevede momenti di preghiera, confessioni, messa e festa finale nel piazzale del santuario. Non mancherà ovviamente la scontata raccomandazione al santo protettore dei giovani e degli studenti perché dia una mano in vista degli esami. Diversi religiosi passionisti, tra cui molti confessori, saranno a disposizione dei giovani per l’intera giornata. Quest’anno è previsto anche un dj set e animazione in piazza, eventi già pubblicizzati da giorni dai Giovani Passionisti sui social. Non solo, anche a L’Aquila c’è la consueta celebrazione eucaristica con benedizione delle penne, officiata da don Bruno Tarantino, assistente universitari di Comunione e liberazione, presso la Basilica di Collemaggio alle 11.30.
L’esercito colorato composto da migliaia di studenti abruzzesi si ritroveranno quindi che sia a L’Aquila, a Teramo o nel resto d’Italia, per una giornata di preghiera e festa. A San Gabriele i giovani potranno anche ricevere il dono dell’indulgenza giubilare. Tutto questo è solo l’inizio: dopo c’è l’arrostata con tutta la classe e i preparativi per la serata: la cena e, a L’Aquila, il dopocena al Bliss.

“Divertitevi ragazzi, ma con la testa e con ‘maturità’ proprio quella che vi aspetta tra 100 giorni. Sognate, ridete, sperate, prendete a morsi la vita senza rimpianti. Tantissimi auguri e in bocca al lupo a voi, che siete il nostro futuro, dalla redazione del Capoluogo d’Abruzzo“.
