Sopra la barriera, il calcio in carcere con la Libertas Stanazzo: quando lo sport sa di libertà

12 marzo 2025 | 17:47
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Sopra la barriera, il calcio in carcere con la Libertas Stanazzo: quando lo sport sa di libertà

La Libertas Stanazzo, squadra di Calcio a 5 composta dai detenuti del carcere di Lanciano, nel cortometraggio “Sopra La Barriera”: il calcio come occasione di riscatto per una vita che si è messa sul binario sbagliato

La Libertas Stanazzo è una squadra di calcio a 5 nata dieci anni fa, nella stagione 2014/2015: gioca in serie D e ha vinto più volte la Coppa Disciplina.

A indossare i colori, ogni settimana, della Libertas Stanazzo sono i detenuti del carcere di Lanciano, che scendono in campo grazie al progetto della LND Abruzzo “Mettiamoci in gioco: il primo in Italia a coinvolgere i detenuti di un penitenziario. Un progetto che unisce calcio e sociale, inclusione e rieducazione e che è protagonista di un cortometraggio dal titolo Sopra la barriera che verrà proiettato domani all’interno della casa circondariale di Lanciano.

Realizzato da Bonfire per LND – Lega Nazionale Dilettanti, il corto racconta, attraverso le testimonianze di diversi detenuti che ne fanno parte, due progetti sportivi realizzati all’interno di altrettanti istituti penitenziari italiani: quello, appunto, della Libertas Stanazzo e quello di Polisportiva Pallalpiede, squadra di calcio a 11 della Casa di reclusione di Padova. Nelle immagini, il rapporto con il personale degli istituti, i progetti, il ruolo dello sport nei propri percorsi di vita e di rieducazione: in poche parole che cosa significa giocare a calcio in regime di reclusione.

Nelle case circondariali di Padova e Lanciano, in particolare, la pratica sportiva trasmette modelli positivi relazionali di sostegno ad un futuro percorso di reinserimento. Il successo di una partita si raggiunge con la cooperazione e l’abbattimento di ogni barriera, da quella linguistica a quella gerarchica.

Non interessa il risultato, ma l’atteggiamento che portiamo in campo” dice il mister ai suoi giocatori, nelle prime battute del cortometraggio. E l’obiettivo è proprio quello: consolidare un atteggiamento positivo, costruttivo, che dal campo poi si possa trasferire alla vita fuori dalle sbarre.

sopra la barriera libertas stanazzo

Dopo la proiezione del cortometraggio sarà inaugurato, alla presenza del Presidente della LND Giancarlo Abete, il nuovo campo in erba sintetica all’interno del Carcere di Lanciano donato dalla LND e dal Comitato Regionale Abruzzo a margine della manifestazione dello scorso anno “Quarto Tempo”: una ulteriore testimonianza dell’impegno del mondo sportivo nel favorire il reinserimento sociale attraverso il calcio.

Tra gli ospiti del dibattito, presenti oltre a da Abete, al presidente LND Abruzzo Concezio Memmo e la direttrice del penitenziario lancianese Daniela Moi, ci saranno il vicepresidente FIGC Daniele Ortolano, il vicepresidente e responsabile Calcio a Cinque regionale Salvatore Vittorio, il consigliere della Divisione Calcio a Cinque StefanoSalviati, il coordinatore dell’Area di Responsabilità Sociale della LND Luca De Simoni, il consigliere regionale Nicola Campitelli, il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, il vicesindaco e assessore allo Sport Danilo Ranieri, in rappresentanza del CNEL Emilio Minunzio. Modererà l’incontro il direttore de Il Centro Luca Telese.

La prossima puntata di #nonsolocalcio sarà dedicata proprio a questo tema: il calcio all’interno del carcere di Lanciano.