Energia rinnovabile Abruzzo, approvata legge sulle aree idonee

Energia rinnovabile Abruzzo, la maratona di discussione porta all’approvazione della legge per localizzare le aree per eolico e fotovoltaico
L’Abruzzo ha la legge regionale sulle aree idonee, che disciplina l’installazione di impianti di produzione energia rinnovabile. Dopo il rinvio della seduta di martedì 11 marzo, la partita si è chiusa oggi venerdì 14 marzo.
C’è da dire che il percorso va avanti da mesi, ed è stato contrassegnato da numerose audizioni in Commissione Territorio di amministratori, associazioni, in generale portatori di interesse. Si doveva trovare l’equilibrio tra l’obbligo di produrre una quota di energia rinnovabile disposta da un provvedimento nazionale, e la posizione di chi temeva che strutture impattanti andassero a pregiudicare aree di pregio, caratterizzate da un’agricoltura qualità.
Nonostante il lungo cammino sono rimasti in piedi nel passaggio dalla Commissione all’Aula alcune perplessità di fondo, sfociate in dure proteste, in particolare quelle dei sindaci del Parco Sirente Velino, che avevano denunciato che nel testo arrivato alla discussione del Consiglio fosse contenuto il divieto di produrre energia pulita in tutte le aree di “Natura 2000”, ovvero circa il 40 per cento del territorio regionale, compresi i tre parchi nazionali e appunto il Sirente Velino. Poi Confagricoltura, che attaccato sul rischio opposto, ovvero che gli impianti pregiudicassero l’agricoltura del Fucino. C’era stata in precedenza stata la richiesta di tutela dei “territori del vino” della provincia di Chieti.
La lunga maratona di confronto, tra maggioranza e opposizione, tra consiglieri e sindaci e associazioni, ha partorito alla fine un testo che a sentire le reazioni, come ha fatto il Capoluogo, di chi ha promosso osservazioni e proteste, va incontro alle richieste avanzate. Per quanto riguarda il Sirente Velino e le aree protette saranno previste possibilità di produrre energie rinnovabili a certe condizioni e in determinati contesti. Per il Fucino è arrivato il sostanziale divieto di fare fotovoltaico. Ma il testo, molto tecnico, dovrà essere sviscerato anche dagli esperti.
L’astensione complessiva dell’opposizione, unita al voto favorevole ad alcuni emendamenti, indica peraltro la strada dell’accordo raggiunto sulla legge sull’energia rinnovabile. La dichiarazione dell’opposizione del Patto per l’Abruzzo sa del resto di rivendicazione, delle modifiche al provvedimento e dell’approvazione di “una serie di emendamenti di merito, che hanno dato voce alle proposte delle associazioni di categoria, dei portatori di interesse e dei sindaci della Valle Subequana, del Fucino, del vastese e del triangolo d’oro dell’olio (Moscufo, Loreto Aprutino, Pianella). Alcuni, a fronte di un lungo confronto con la maggioranza, sono stati recepiti nel testo finale della legge. Abbiamo quindi lavorato su degli emendamenti di merito, ottenendo così per il comparto agricolo del Fucino una legislazione speciale, che lo tutela dalla nascita incontrollata di impianti, ma che al contempo consente alle aziende la realizzazione di sistemi di autoconsumo al fine di abbattere i costi dell’energia. L’autoconsumo è stato, poi, garantito sull’intero territorio regionale anche con l’ausilio delle comunità energetiche rinnovabili. Ulteriore salvaguardia è stata riservata agli uliveti e ai vigneti, al fine di garantire le produzioni di qualità dei nostri territori e, infine, è stato inserito, sempre grazie a un nostro emendamento, un obbligo di monitoraggio costante al fine di stilare un report annuale sulle modalità di attuazione e sugli obiettivi raggiunti a livello comunale, provinciale e regionale”.
Per la maggioranza Vincenzo D’Incecco e Carla Mannetti della Lega sottolineano: “La norma, perfettamente in linea con il decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica 21 giugno 2024, risponde e cerca di venire incontro alle varie esigenze, tenendo comunque conto che l’Abruzzo nel 2030 dovrà raggiungere l’obiettivo dei 2.092 MW di produzione di energie rinnovabili. Garantiamo oggi regole chiare e una pianificazione sostenibile senza compromettere il settore agricolo. Con questa legge, preserviamo i terreni agricoli e quindi quelli del Fucino, che hanno un ruolo fondamentale nell’economia abruzzese, e rispondiamo alle istanze dei sindaci delle aree interne, salvaguardando la realizzazione delle comunità energetiche anche destinate all’autoconsumo. Ancora una volta la Regione dimostra di saper guardare al futuro con scelte responsabili”.
