Mobilità, il PD L’Aquila: meno auto e più trasporto pubblico

Pd L’Aquila sul tema della mobilità. Le proposte: “Più trasporto pubblico e meno auto”
Riunione tematica del PD L’Aquila: “Più trasporto pubblico e meno auto”.
“All’Aquila ci si muove troppo con le auto private e per risolvere i problemi legati alla mobilità c’è bisogno, oltre che di nuovi parcheggi, prima di tutto di più trasporto pubblico locale e più infrastrutture per percorsi ciclabili e pedonali, accessibili alle persone con disabilità”. È quanto emerso durante la prima riunione tematica di ‘Spazio Comune’, il progetto del circolo del Partito Democratico di L’Aquila centro del segretario Alessandro Tettamanti e della Presidente Manuela Villacroce, che ha come principale obiettivo quello di riattivare una partecipazione diffusa intorno ai problemi che maggiormente insistono nella quotidianità di aquilani e aquilane.
“Avere un’ idea di città per L’Aquila significa anche progettare come spostarsi al meglio al suo interno. Sarebbe tutto già scritto nel Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) – continua la nota del Circolo – solo che quasi nulla è stato realizzato in quanto l’attuale Amministrazione, evidentemente, non vuole realmente cambiare le cose e si limita a fare annunci ogni qual volta viene travolta da un problema, in ritardo continuo su tutto”.
Trasporto pubblico locale: “Il progetto del Metrobus che prevede corse ogni quindici minuti e percorrerebbe la dorsale Ovest, dalla Fontana luminosa all’Ospedale, è la prima cosa che bisogna realizzare. Nel frattempo si può partire dalla proposta lanciata dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), di attivare da subito corse ogni quindici minuti dell’attuale Linea 1 che più o meno compie il percorso che farebbe il metrobus”. “E’ necessaria contestualmente una razionalizzazione della rete dei bus dell’AMA, insieme all’eventuale stanziamento di risorse adeguate per il potenziamento della stessa – continua la nota che riporta quanto emerso nell’incontro del circolo PD -. Prendere il bus deve convenire, sia in termini di tempi che di costi. Solo così i cittadini e le cittadine propenderanno per usare il trasporto pubblico anziché per il mezzo privato, che, oltre ad inquinare, incide pesantemente nelle spese delle famiglie e sulla fruizione e il godimento dello spazio pubblico”. “E’ opportuno inoltre riprendere il discorso del tratto urbano della linea ferroviaria che da Sassa (Ovest) arriva fino a San Gregorio (Est), le cui stazioni sono state riqualificate o realizzate anni fa con soldi pubblici, per poi essere abbandonate a sé stesse in mancanza dell’avvio di un vero servizio”. “Già dal 2022 il Partito Democratico aveva proposto di utilizzare i dicei milioni che il Comune riceve per compensare le minori entrate, conseguenza del sisma del 2009, tra le altre cose, per rendere il biglietto AMA gratuito o comunque a prezzi molto popolari”. “Si assiste invece sul tema della mobilità ad un sostanziale immota manet, di fronte al quale è necessario individuare alcuni temi principali e fare fronte comune tra associazioni, società civile e parti politiche, per spingere dalla stessa parte e determinare un cambiamento che è anche culturale”.
Parcheggi: “Va da sé che servono anche parcheggi, sia per i residenti che per chi arriva in Centro e dovrebbe poter disporre di una rete di aree sosta dove lasciare l’auto per cambiare mezzo all’evenienza e raggiungere il posto desiderato nel cuore della città. Anche qui i ritardi dell’Amministrazione stanno facendo scontare alla cittadinanza gravi carenze che si traducono in una bassa qualità della vita. Basti pensare al parcheggio di Viale della Croce Rossa solamente annunciato e fortemente ridotto rispetto al progetto originale risalente all’Amministrazione Cialente, con soli 150 posti auto a disposizione, mentre, già a settembre, altri 800 studenti della facoltà di economia arriveranno nel polo umanistico di San Basilio, un’area particolarmente congestionata e che rischia di divenire ancor più un imbuto infernale in cui sarà impossibile muoversi”. “Stessa cosa per i progetti ad oggi solo annunciati della Caserma Rossi (300 stalli) e di Via Tagliacozzo e Via Barete San Silvestro (150 posti), mentre sono ancora da completare i lavori per il nuovo collegamento verticale dal Terminal di Collemaggio e quelli per il tunnel, il cui inizio dei lavori è previsto per giugno 2025. Il tutto mentre la navetta che collega il terminal al centro ha una frequenza di venti minuti, che la rende poco appetibile per aquilani e aquilane che infatti la usano pochissimo. I 90 stalli presenti a Porta Leone invece hanno un costo di 2€ l’ora che appare eccessivo”.
Piste ciclabili: “La corsia “gialla” temporanea è rimasta tale, senza convertirsi in una reale pista per biciclette che offrirebbe un servizio adeguato e una tutela necessaria per i ciclisti. E’ stato da poco aggiudicato invece l’appalto con fondi PNRR per una ciclovia che, sempre tramite una semplice corsia, permetterà di raggiungere il polo di scienze umane in centro, il rettorato in via Camponeschi e via Roma, Centi Colella, Campo di Pile, via Falcone, Tecnopolo, Coppito, Accademia delle Belle Arti, la cui fine dei lavori è prevista entro giugno 2026”.
Conclusioni: “L’Aquila – secondo il circolo Pd dell’Aquila centro – ha bisogno di una visione chiara ed ampia sulla mobilità, che vada oltre la sola discussione sui parcheggi e segni un cambio di paradigma strutturale per la città. L’innovazione, anche in quest’ambito, infatti, non è più rinviabile e il Capoluogo di Regione deve recuperare il tempo perso e compiere le scelte fatte già in tanti contesti urbani, in Italia e in Europa, che parlano di un’offerta importante ed economica di trasporto pubblico e percorsi ciclabili e pedonali efficaci”. “Affianco a questo è improrogabile la necessità di parcheggi che fungano da hub intermodali efficienti per chi deve entrare in Centro storico, cosa che inizierebbe già da sé a risolvere i problemi più importanti di chi in Centro risiede. In tal senso il PD continuerà ad ascoltare i bisogni della cittadinanza e le proposte del mondo associativo per spingere l’Amministrazione a cambiare passo per il bene della città. Se questo non dovesse avvenire, noi l’alternativa la stiamo già costruendo, pronti a realizzarla quando, al più presto, torneremo a governare, ridando all’Aquila e a noi tutt3 il futuro che meritiamo”.