Manutentori ASL, scatta lo sciopero

Vicenda ASL-SE.MA., i manutentori proclamano otto ore di sciopero: “Perché devono pagare i lavoratori il prezzo del contenzioso?”
L’AQUILA – Proclamato lo sciopero dei manutentori della ASL.
“A seguito dei due incontri svoltisi presso la Prefettura dell’Aquila, chiesti dalle OO.SS. FIM CISL e FIOM CGIL + R.S.U. (nel rispetto della procedura prevista dalla legge n. 146/90), conclusisi con esito negativo, per il giorno 28.03.2025, è proclamato lo sciopero dei lavoratori metalmeccanici che si occupano di far funzionare gli ospedali e i presidi sanitari della Provincia dell’Aquila, dipendenti della SE.MA. S.r.l.”. Lo annunciano la Fim Cisl e Fiom Cgil, spiegando: “Nel merito, poco meno di due mesi fa, la SE.MA. S.r.l., per le vie brevi, aveva comunicato alle OO.SS. FIM CISL e FIOM CGIL, di vedersi costretta, Suo malgrado, ad inviare la comunicazione di licenziamento collettivo a far data dal 28.02.2025, ai lavoratori che gestiscono gli appalti della manutenzione elettrica, termica, idraulica ecc., negli ospedali e dei presidi, della provincia dell’Aquila. Prontamente, le 00. SS. e la R.S.U., in rappresentanza dell’intera forza lavoro (circa 70 dipendenti), avevano diramato un comunicato (datato 22.01.2025), attraverso il quale anticipavano il ricorso allo “stato di agitazione” e ad ogni altra azione prevista dalla legge, alfine di scongiurare i tagli occupazionali. Dopo un paio di giorni, arrivò un “contrordine” da parte della SE.MA., contenente una piccola rassicurazione, ovvero l’esito di incontri con la ASL 01, tendenti a potenziali accordi fra le somme vantate dalla Società e, l’intendimento dell’Azienda Sanitaria Locale, a risolvere la questione. Con molta titubanza, conoscendo bene il modus operandi della Direzione della ASL1, le 00. SS., le R.S.U./R.S.A. ed i dipendenti, acconsentirono a quella specie di deroga ma, come volevasi dimostrare, nulla di positivo, per le sorti dei lavoratori venne fuori dall’incontro, tant’è che, la Direzione della SE.MA., comunicò al sindacato che, a stretto giro di posta, avrebbe inviato la comunicazione del licenziamento collettivo, a causa delle ripetute inadempienze economico-finanziarie, da parte della medesima ASL1. Seguì, subito dopo, una nota della Direzione della ASL1, contente, tra le altre: “Gravi inadempienze della ditta SE.MA.”. Dunque, la ASLOI, attraverso il Suo portavoce, Vittorio Tucceri, sancì che, la SE.MA. era responsabile di gravi inadempienze tecnico-contrattuali che, di fatto, Le impedivano il pagamento di quanto reclamato dalla Società, ed anzi, aveva provveduto a calcolare le penali per oltre 5 milioni di euro, con riserva di altri eventuali richieste risarcitorie, anche più pesanti. A ben leggere il Comunicato Stampa della ASL1, già allora, era palpabile l’inizio di un contenzioso ma, la domanda, allora ed oggi: perché dovrebbero pagare i lavoratori il prezzo di questo contenzioso? Non si possono perdere posti di lavoro e, mai e poi mai, eccellenti professionalità che, da anni, rappresentano il valore aggiunto del Servizio Sanitario Nazionale nella Provincia dell’Aquila. Una risposta è certa: i lavoratori, come sempre, non saranno da soli in questa assurda querelle e, attraverso le scriventi 00. SS., dichiarano 8 ore di sciopero per il 28.03.2025, e il blocco di ogni forma di straordinario (pari data), con le seguenti modalità, pur garantendo i Servizi essenziali, come previso dalla legge di riferimento n. 146/90:
1) Primo turno dalle 06.00 alle 14.00;
2) Secondo turno dalle 14.00 alle 22.00;
3) Dalle 22.00 del 28.03.205 alle 06.00 del 29.03.2025; 4) Giornalieri dalle 08.00 alle 17.00″.