Morte Andrea Prospero, la madre del giovane ai domiciliari: Mi crolla il mondo addosso

Vanno avanti le indagini sulla morte di Andrea Prospero, tutti i dati recuperati dal cellulari e dal pc sono al vaglio della polizia postale. Parla la madre del giovane ai domiciliari
Proseguono le indagini sulla morte di Andrea Prospero. Recuperati i dati dei telefoni e del computer del 19enne: ora al vaglio della polizia postale. La madre del giovane ai domiciliari: “Mio figlio è molto chiuso in sé stesso. È un problema più grande di noi”.
Sono stati tutti recuperati dagli investigatori i dati presenti nei telefoni cellulari e nelcomputer dello studente universitario Andrea Prospero, morto a Perugia lo scorso 29 gennaio. Secondo quanto risulta all’ANSA, il materiale è comunque ancora sotto sequestro e non è stato restituito alla famiglia.
I dati estrapolati sono ora al vaglio del Cosc della polizia postale e della squadra mobile di Perugia, coordinate dal
procuratore di Perugia e dall’aggiunto Giuseppe Petrazzini. Nella stanza dove è stato trovato morto Prospero sono statisequestrati un pc portatile, cinque telefoni cellulari e 46 sim-card.
Parla la madre del giovane ai domiciliari
“Mi crolla il mondo addosso, anzi giàè crollato”. Lo dice, in un colloquio con Il Messaggero, la mamma del 18enne arrestato con l’accusa di istigazione al suicidio per la morte di Andrea Prospero.
“Siamo persone perbene, uno dei nostri ragazzi fa il poliziotto.Però lui è molto chiuso e riservato, sempre con il telefonino inmano. Eppure, mi creda, li abbiamo sempre seguiti i nostrifigli, abbiamo parlato con loro dei pericoli della rete e delledroghe – aggiunge -. Lui sta male, noi non sappiamo come fare, èuna cosa più grande di noi. Mio marito e io curiamo gli altri,ma ci sentiamo molto soli e impotenti in questo: è il nostrocruccio”.
Poi racconta: “Mio figlio deve seguire un percorso, aveva avuto un’altra crisi l’anno scorsoche sembrava superata – continua -. Io avevo preso l’aspettativa per aiutarlo. Poi, improvvisamente, da fine gennaio ha riavutoproblemi fino alla crisi a scuola”.
“La morte di Andrea Prospero deveessere un monito e un ammonimento per chi frequenta il mondo diInternet perché mai più si verifichino certe tragedie”: è l’appello dell’avvocato Carlo Pacelli, uno dei legali della famiglia dello studente abruzzese. L’avvocato, attraverso l’ANSA, ha ribadito la richiesta di arrivare a “un quadro definitivo” su quanto successo.
L’avvocato Pacelli ha definito gli ultimi sviluppi “un primo gradino dell’indagine”. “La famiglia è fiduciosanell’operato della magistratura” ha concluso.