Fumata nera per l’aumento Irpef in Abruzzo, serve un altro confronto di maggioranza

19 marzo 2025 | 09:51
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Fumata nera per l’aumento Irpef in Abruzzo, serve un altro confronto di maggioranza

La maggioranza discute sulle modalità dell’aumento dell’Irpef necessario al risanamento della sanità regionale

Aumento Irpef per ripianare la sanità regionale, la maggioranza discute. Ieri martedì 18 marzo si è tenuto un vertice per definire gli orientamenti e arrivare a un provvedimento, che sarà emanato in occasione della prima riunione di Giunta utile. Ma sarà necessario un aggiornamento, l’accordo ancora non c’è.

Sul tavolo ci sarebbero diverse ipotesi, comunque incentrate su un punto che parrebbe fermo: l’addizionale Irpef regionale andrebbe a crescere solo per i redditi più alti, nello specifico quello che dichiarano annualmente una cifra superiore ai 28mila euro (ISEE).  Si starebbe discutendo in particolare se disporre un incremento più basso nella fascia dai 28mila ai 50mila euro (portando l’aliquota dall’1,73 per cento al 2,63 per cento) e di arrivare fino al 3,3 per cento solo per quelli oltre i 50mila euro, o se invece disporre quest’ultimo aumento per entrambi gli scaglioni. Gli aumenti andrebbero a sfiorare i cento euro al mese, ovviamente variabili a seconda del reddito dichiarato.

Niente accordo, quindi, ma tensioni in maggioranza, soprattutto tra il presidente Marco Marsilio e la consigliera della Lega, Carla Mannetti, che ha più volte sottolineato la sua contrarietà al provvedimento. Tensione sfociata in qualche parola di troppo da parte del presidente Marsilio, durante l’ultima riunione, e subito seguita da scuse: “Ho sbagliato ad usare nei confronti della consigliera Mannetti una frase con parole inappropriate – ha sottolineato Marsilio – che ha provocato la sua offesa personale, fuoriuscendo dalla seduta. Comprendo la solidarietà dei suoi colleghi D’Incecco e Imprudente che l’hanno seguita. Me ne scuso con tutti loro e anche con tutti i presenti per aver turbato il sereno andamento di una riunione dedicata ad affrontare un problema molto serio e importante. Sono legato a Carla Mannetti da trent’anni di ininterrotta, affettuosa e sincera amicizia, unita alla stima per le sue qualità professionali. Sono dispiaciuto per averla offesa e le porgo le mie scuse“.

L’aumento dell’addizionale è necessario per ripianare il residuo deficit della sanità: dai 200 milioni di partenza di un anno fa, ne sono rimasti circa sessanta da azzerare, in virtù degli effetti della manovra finanziaria e dei piani di risanamento delle Asl. Si guarda al tavolo di monitoraggio ministeriale che è previsto il mese prossimo. Si registrano già proteste e attacchi dall’opposizione e dai sindacati. Per il capogruppo del Partito Democratico Silvio Paolucci “le maggiori tasse coprono solo una parte anche del deficit futuro e gli introiti non saranno impiegati né per nuovi investimenti, né per un miglioramento dei servizi. Ma per pagare il deficit della sanità dell’Abruzzo, dove 120.000 persone già rinunciano alle cure, dove cresce la mobilità passiva, diminuiscono prestazioni e servizi ospedalieri, con le liste d’attesa e i calvari nei reparti di emergenza e l’assistenza territoriale inadeguata e fra le peggiori d’Italia per i LEA e la prevenzione: in pratica gli abruzzesi saranno costretti  dalla destra a pagare una sanità inefficiente e intempestiva, crollata negli ultimi due anni di governo Marsilio e soprattutto relegando l’Abruzzo agli ultimi posti”.

marco marsilio