Truffa telefonica, raggirate anche le monache benedettine

Anche le monache benedettine nel mirino dei truffatori, truffa telefonica da 2700 euro.
TAGLIACOZZO – Truffa telefonica ai danni delle monache benedettine, sottratti 2700 euro con l’inganno del finto dipendente comunale.
Lo scorso lunedì anche le Monache benedettine di clausura di Tagliacozzo sono state vittime di un’efferata truffa, per 2.700 euro. La madre Badessa ha ricevuto una telefonata da parte di una fantomatica dipendente comunale la quale, dopo averle descritto accuratamente alcune operazioni amministrative inerenti un contributo finanziario devoluto dalla Regione per i lavori di manutenzione del tetto del monastero e averle annunciato che i soldi erano stati bonificati sul loro conto, le ha chiesto di rigirare subito 2.700 euro, tramite post-pay, su un altro conto postale perché vi era stato un errore in eccesso nella cifra; anziché 30.000 euro erano stati versati per sbaglio 32.700 euro e la cifra in più era destinata ad altro conto. La Madre, ignara del raggiro, fidandosi del funzionario pubblico che, ad ulteriore garanzia, l’ha fatta parlare telefonicamente anche con un falso direttore di banca e le ha chiesto di portare poi la ricevuta dell’avvenuta transazione in comune, ha raccolto il contante custodito in monastero per le prossime spese per i dolci di Pasqua e si è recata nell’ufficio postale a compiere l’operazione. Quando poi ha portato la ricevuta in comune, accolta dalla segretaria comunale che inizialmente non capiva il motivo della consegna del documento non richiesto e non atteso dall’Ente, si è materializzata l’ipotesi di un’ennesima truffa telefonica andata, anche questa volta, a buon fine per i malviventi. Subito si sono attivati i militari della locale stazione dei Carabinieri coordinati dal solerte comandante Giovanni Di Girolamo, ma purtroppo a causa della immediatezza operativa della modalità post-pay, non si è potuto fare nulla per recuperare la cifra. Per espressa volontà delle Monache stesse le modalità di raggiro sono rese note attraverso un comunicato diffuso dal sindaco Vincenzo Giovagnorio per mettere in guardia tutte le persone e gli altri istituti di vita consacrata o conventi di quest’altra forma di truffa.

La scorsa settimana anche il parroco della città d. Ennio Grossi, al termine della messa, aveva ospitato il comandante della stazione dei carabinieri L.te Giovanni Di Girolamo e il presidente della locale sezione dell’Associazione nazionale dei Carabinieri Filippo Di Mastropaolo che hanno fatto un’accurata lezione alle persone presenti in Chiesa, mettendole in guardia sulle possibilità di raggiro e truffe telefoniche. Resta alta l’attenzione sull’intero territorio marsicano da parte delle Forze dell’Ordine e delle istituzioni per evitare questi odiosi gesti nei confronti degli onesti cittadini.