Morte Andrea Prospero, aperto secondo fascicolo su attività illecite con sim e cellulari

20 marzo 2025 | 12:20
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Morte Andrea Prospero, aperto secondo fascicolo su attività illecite con sim e cellulari

Aperto un secondo fascicolo di indagine sulla morte di Andrea Prospero: si cerca di fare chiarezza su presunte attività illecite

La Procura di Perugia ha aperto un secondo fascicolo sulla morte di Andrea Prospero: si vuole fare chiarezza su presunte attività illecite portate avanti con l’uso di sim e cellulari.

PERUGIA – C’è un secondo fascicolo di indagine alla procura di Perugia collegato alla morte di Andrea Prospero. Riguarda le presunte attività illecite che potrebbero emergere dall’esame di sim, telefoni cellulari e pc trovati nelmonolocale dove è stato rinvenuto morto lo studente universitario. A scriverlo è il Corriere dell’Umbria. Secondo quanto risulta all’ANSA, l’avvio del secondo fascicolo sarebbe legato alla circostanza che non sono finora emersi possibili legami tra le ipotizzate attività illecite e il suicidio, per il quale è stato arrestato ai domiciliari un giovane romano con l’accusa di induzione o aiuto al suicidio.

Non ci sarebbero ancora indagati per gli accertamenti condotti dalla Procura di Perugia per chiarire eventuali attività illecite che potrebbero emergere da telefoni, sim, carte di credito e l’altro materiale informatico trovato nel monolocale del capoluogo umbro dove si è suicidato Andrea. Il secondo fascicolo sul quale sono al lavoro gli inquirenti sarebbe quindi a carico di ignoti.L’ipotesi è che alcuni dei giovani collegati attraverso la rete potessero essere coinvolti in episodi di truffe online. Già in base ai primi risultati investigativi resi noti era apparsa chiara l’esistenza di due diversi filoni
d’indagine.

La ricostruzione degli ultimi momenti di vita di Andrea attraverso la chat

Al romano, Andrea Prospero aveva inviato un video citato nella chat dell’orrore. Nel video in questione, potrebbero esserci gli ultimi istanti di vita dello studente di Lanciano? È un’ipotesi.
Nella chat c’è un terzo ragazzo, ancora non identificato, che chiede al giovane romano: “Come sai che non trolla?”, cioè come sa che non li sta prendendo in giro? E il 18enne gli risponde, dal suo account, denominato Valemno, “Ha mandato il video”. Questo video, però, non è ancora stato ritrovato.
L’avvocato Francesco Mangano, che cura gli interessi della famiglia di Andrea Prospero insieme al collega Carlo Pacelli, ritiene che il video menzionato sia, in realtà, la prova della lealtà di Andrea nei confronti dell’amico. A mio parere, si tratta del video che Andrea fa mentre butta nel water il cellulare e la carta di credito intestata a un giovane di Genova. Il significato lo deduciamo dal prosieguo della conversazione”.
“Andrea non si sarebbe mai filmato – continua il legale – non mette mai la sua foto negli account. Col video dà all’amico la prova finale della sua lealtà”. Secondo l’avvocato, dunque, si tratterebbe di un tentativo di cancellare le prove del loro legame, per lasciare il 18enne romano fuori dalla vicenda.