Aumento Irpef in Abruzzo per il 20% dei contribuenti

Il presidente Marsilio torna a incontrare i partiti per portare il provvedimento di aumento Irpef in giunta la settimana prossima.
Dopo l’incidente diplomatico tra il presidente Marsilio e la consigliera Mannetti, si torna a parlare di Irpef. Il presidente punta ad approvare la delibera la settimana prossima, ma il confronto è ancora aperto.
Sembra inevitabile un ritocco al rialzo dell’Irpef, un provvedimento che il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, vorrebbe portare in Giunta la settimana prossima, ma sul quale il confronto in maggioranza è ancora aperto. L’aumento dovrebbe riguardare circa 244mila cittadini, sostanzialmente il 20% dei contribuenti abruzzesi. Il confronto però sarebbe ancora aperto, in particolare, sull’eventualità di disporre un incremento più basso nella fascia dai 28mila ai 50mila euro (portando l’aliquota dall’1,73 per cento al 2,63 per cento) e di arrivare fino al 3,3 per cento solo per quelli oltre i 50mila euro, o se invece disporre quest’ultimo aumento per entrambi gli scaglioni. Gli aumenti andrebbero a sfiorare i cento euro al mese, ovviamente variabili a seconda del reddito dichiarato. Ad ogni modo, gli aumenti non toccherebbero circa l’80% dei contribuenti, una carta che Marsilio dovrà giocarsi nel confronto con gli alleati, divenuto più aspro dopo l’incidente diplomatico con Carla Mannetti, apostrofata in malo modo dallo stesso presidente, che si è prontamente scusato: “Sono legato a Carla Mannetti da trent’anni di ininterrotta, affettuosa e sincera amicizia, unita alla stima per le sue qualità professionali. Sono dispiaciuto per averla offesa e le porgo le mie scuse”. Un incidente che aveva indispettito anche il capogruppo della Lega, Vincenzo D’Incecco, e il vicepresidente della Giunta, Emanuele Imprudente, che erano usciti con la consigliera durante l’ultima riunione.
Le prossime riunioni.
Dopo l’ultimo turbolento incontro, i partiti torneranno a confrontarsi con il presidente Marsilio. Oggi tocca a Forza Italia, che ha già avanzato perplessità sull’operazione, mentre domani toccherà proprio alla Lega, probabilmente in un altro clima, ma certamente con le stesse difficoltà.
Aumenti Irpef e Sanità.
L’aumento dell’addizionale è necessario per ripianare il residuo deficit della sanità: dai 200 milioni di partenza di un anno fa, ne sono rimasti circa sessanta da azzerare, in virtù degli effetti della manovra finanziaria e dei piani di risanamento delle Asl. Si guarda al tavolo di monitoraggio ministeriale che è previsto il mese prossimo. Intanto l’opposizione chiama alla mobilitazione i cittadini. “Chiediamo con determinazione – hanno sottolineato da Patto per l’Abruzzo nell’ultima conferenza stampa – che si torni indietro su questa decisione, e che si inizi a lavorare di concerto, con le opposizioni e con la società civile, per programmare una vera inversione di rotta che porti a sanare i conti. Il Patto per l’Abruzzo ritiene che sia urgente procedere contemporaneamente seguendo due linee di azione: da un lato, con la mano destra, è necessario recuperare efficienza nell’uso delle risorse, ottimizzandone l’impiego, riducendo i costi e migliorando le prestazioni; dall’altro, con la mano sinistra, recuperare efficacia, ossia revisionare integralmente l’intera architettura del sistema sanitario regionale per orientarlo alla sanità che vogliamo per gli abruzzesi”.
