Restauro Santa Maria Paganica, arrivano i fondi dal Cipess

Dal Cipess i fondi per il restauro della chiesa di Santa Maria Paganica, simbolo della storia dell’Aquila, gravemente lesionato dalla furia distruttrice del terremoto.
A quasi 16 anni dal sisma del 6 aprile, arrivano dal Cipess fondi per il restauro della chiesa di Santa Maria Paganica, un altro di quei simboli della storia, anche religiosa cittadina, gravemente lesionato dalla furia distruttrice del terremoto.
14 milioni di euro, questa la cifra dal Cipess per il primo stralcio funzionale. Lo rende noto l’assessore regionale alle infrastrutture, Umberto D’Annuntis, dopo la riunione preparatoria che si è tenuta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Il restauro di questa chiesa sancisce un momento fondamentale della ripresa post sismica. Restauro – commenta D’Annuntiis – che si inserisce in un percorso di recupero architettonico di uno straordinario centro storico nel cuore della città dell’Aquila. Una volta perfezionati alcuni adempimenti tecnici i due provvedimenti verranno deliberati dal Cipess, prevedibilmente già nella prossima riunione”. Lo ricordiamo, il problema principale per il recupero e il restauro della chiesa di Santa Maria Paganica era la mancanza di fondi. Il suo restauro consentirà di completare, dopo molto tempo, il recupero di un quartiere da sempre molto vivo e vissuto del centro storico, che ha già nuovamente assunto la sua centralità nel tessuto cittadino, anche grazie all’apertura del MAXXI a Palazzo Ardinghelli. La miriade di immagini di Santa Maria Paganica, con i suoi ingenti crolli e con un’imponente struttura di messa in sicurezza, ha reso questa Chiesa una spettrale icona del sisma del 2009.
Il progetto di restauro è basato su una scelta conservativa forte e decisa, fedele alle più accreditate scuole del restauro classico, e capace di coniugare il dov’era, com’era con tecnologie all’avanguardia, materiali più sicuri, e con moduli costruttivi mutuati dall’antica tradizione aquilana.
Tra i provvedimenti in esame anche il finanziamento di oltre 66 milioni di euro per il raddoppio della SS 690 sulla tratta abruzzese Avezzano- Sora, che prevede il primo stralcio funzionale dell’opera di raddoppio di tutta la statale.
