Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, la nuova truffa telefonica

24 marzo 2025 | 11:33
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Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, la nuova truffa telefonica

Attenzione alla truffa del curriculum, a rischio dati sensibili e soldi. Ora i truffatori puntano sul bisogno di lavoro.

Dilaga la nuova truffa telefonica: fantomatiche offerte di lavoro per curriculum mai inviato. A rischio dati sensibili e soldi.

La tecnica è sempre la stessa, quella della “pesca a strascico” delle finte mail dalla banca: su milioni di invii, qualcuno che quella banca ce l’ha davvero sempre spunta. E tra questi, una minima parte che “abbocca”, pure. Su grandi numeri, quindi, anche quei “pochi” fanno gola alle organizzazioni criminali che sfruttano fragilità e bisogni delle persone per estorcere soldi o dati sensibili. Questa volta, la truffa punta sul bisogno di lavoro. La “pesca a strascico” comincia con l’inoltro di migliaia di chiamate effettuate tramite voce registrata, che informa l’utente che l’invio del proprio curriculum ha avuto l’effetto sperato e che all’orizzonte c’è l’assunzione con l’azienda X, ovviamente inesistente o completamente all’oscuro del tentativo di truffa. Facile per chi non ha inviato alcun curriculum capire che c’è qualcosa che non va… per chi è alla ricerca di un lavoro, però, la possibilità di cadere nella truffa è più concreta.
Una volta attirata l’attenzione dell’utente, la voce registrata tenta di spostare la conversazione su WhatsApp, dove la truffa riprendere i “connotati” tradizionali: richiesta di aprire link truffaldini che fagocitano dati sensibili, solleciti a investire in determinate piattaforme con l’assicurazione di guadagni facili, insomma, il “solito” repertorio. Di diverso, questa volta, c’è “l’amo”, rappresentato dal bisogno di lavoro.
Le raccomandazioni sono sempre le stesse: evitare interazioni e segnalare il numero alla Polpost.

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