Consiglio comunale Sanità, l’opposizione protesta ma vota divisa

24 marzo 2025 | 17:32
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Consiglio comunale Sanità, l’opposizione protesta ma vota divisa

Consiglio comunale sulla sanità, in Consiglio comunale l’odg della maggioranza, emendato da Il Passo Possibile, approvato anche coi i voti di parte dell’opposizione.

Consiglio comunale sulla Sanità, rumorose proteste dell’opposizione che appende in Aula uno striscione con richiesta di dimissioni. Al momento del voto l’odg della maggioranza passa anche con i voti di parte dell’opposizione.

“DIMISSIONI”, uno striscione a caratteri cubitali appeso dall’opposizione oggi durante il Consiglio comunale sulla Sanità e “dedicato” (lo striscione) al manager della Asl Avezzano Sulmona L’Aquila, Ferdinando Romano, del presidente Marco Marsilio e dell’assessore Nicoletta Verì, “colpevoli” per i rappresentanti della minoranza di aver creato quel disavanzo che ora la Giunta regionale dovrà ripianare tramite Irpef. Dall’altra parte, il documento della maggioranza, che  “impegna il sindaco a definire, insieme all’Asl della provincia dell’Aquila e alla Regione Abruzzo, le modalità di estinzione del debito relativo alle prestazioni erogate nella struttura dell’ex Onpi, a continuare a sostenere i sindaci dell’Alta Valle dell’Aterno per il rientro della RSA di Montereale nella sua sede originaria, entro tempi congrui e, in qualità di presidente del comitato ristretto dei sindaci, a favorire la risoluzione del contenzioso tra l’ASL1 e le società fornitrici di servizi tutelando i lavoratori coinvolti, l’ordine del giorno approvato stamani dal Consiglio comunale dell’Aquila”. Nello stesso documento, la questione liste d’attesa e cartelle esattoriali.

Poteva finire come tante altre volte, data la “legge dei numeri”: bocciatura dell’odg dell’opposizione, approvazione a maggioranza del documento dei rappresentanti dell’amministrazione. A complicare le cose, però, ci si è messo un emendamento al documento della maggioranza, presentato dal Passo Possibile, che impegna il sindaco a chiedere in ambito regionale una rimodulazione delle risorse per la sanità che tenga conto anche dell’estensione territoriale delle Asl. Emendamento accolto dalla stessa maggioranza e odg approvato con ben 21 voti favorevoli (la stessa maggioranza, più Il Passo Possibile, Azione e L’Aquila 99 dal fronte opposizione) e solo 6 contrari (i consiglieri di Pd, L’Aquila Coraggiosa e L’Aquila Nuova)
Insomma, un Consiglio comunale che per temi e delicatezza rischiava di risultare indigesto al centrodestra si è trasformato in uno strano harakiri del centrosinistra, che torna dal suo elettorato piuttosto diviso su una questione su cui si annunciavano barricate.

“Oggi, nella seduta del Consiglio comunale aperta e straordinaria sulla sanità, – scrivono i gruppi di maggioranza in Consiglio comunale – il centrodestra ha dimostrato coerenza in tal senso nonostante una parte dell’opposizione non ne abbia voluto parlare concretamente e con serietà. Appezziamo con favore, invece, il senso responsabilità mostrato da altri esponenti della minoranza che, in maniera costruttiva, hanno contribuito ad elevare il dibattito con un confronto che ha portato a scelte condivise. Con il documento approvato dall’aula abbiamo chiesto al sindaco Biondi, anche nelle vesti di presidente del Comitato ristretto dei sindaci, di continuare nel suo impegno, incrementandolo, per garantire un’alta qualità dei servizi offerti dalla sanità aquilana. Siamo perfettamente consapevoli che questi debbano essere migliorati salvaguardando, al contempo, le condizioni di lavoro degli operatori e tutelando tutti i posti di lavoro, compresi quelli delle ditte e delle società esterne che ne contribuiscono all’erogazione. Abbiamo accolto e approvato le proposte del Passo Possibile e di Azione, che hanno sostenuto il nostro odg, di proporre l’istituzione di un’azienda regionale in house in grado di garantire i servizi alla Asl che attualmente sono esternalizzati e di avviare un’interlocuzione con il governo regionale affinché vengano incrementati i fondi per la sanità del nostro territorio in considerazione della sua estensione, della sua complessità dal punto di vista orografico”.

C’è da dire, comunque, che il ruolo del Consiglio comunale, su questioni di natura regionale, non può che essere di mero “impulso”. La partita vera si sta giocando tra i referenti regionali dei partiti di maggioranza, che stanno chiudendo l’accordo sulla rimodulazione dell’Irpef che domani andrà in Giunta regionale domani. Considerato il fatto che è stata già annunciata una conferenza stampa del presidente Marsilio, è facile dedurre che l’accordo è vicino. Per i dettagli se ne parla domani.

Il Consiglio comunale