Ezio Sarti, da Preturo al team Usa di vela: “Fiuta l’aria e vola come gli uccelli” #nonsolocalcio

“Fiuta l’aria e vola come gli uccelli”: #nonsolocalcio all’Aeroporto dei Parchi di Preturo con Ezio Sarti, mago del volo a vela
Fiuta l’aria, guarda il cielo e vola come gli uccelli. A sentire Ezio Sarti, presidente dell’Aeroclub Gran Sasso d’Italia, sembra realmente facile spiccare il volo a bordo di un aliante.
La sua è una passione innata, frutto di anni di volo e di un istinto che lo ha portato a salire vette sempre più alte, fino a raggiungere il 3′ gradino olimpico nella vela, con il team Usa, che ha utilizzato le sue precisissime previsioni meteo per salire sul podio delle Olimpiadi di Parigi.

In realtà, di lavoro bisogna farne tantissimo, e il pilota di volo a vela – spiega Sarti – deve imparare, con lo studio e l’esperienza, a capire “che aria tira”: il vento, la direzione, le correnti dove si sale e quelle invece dove si scende. Con una certezza: a L’Aquila, fra le nostre montagne, si creano condizioni meteorologiche ideali per il volo a vela, tanto da attrarre piloti da tutto il mondo.
L’intervista a #nonsolocalcio, fra alianti e veivoli, esplora il percorso di Ezio Sarti dal volo a vela alla vela, culminato nella consulenza meteorologica per la squadra nazionale statunitense alle Olimpiadi di Parigi.
Tutto ha inizio con il suo avvicinamento al volo a vela oltre 50 anni. La prima riflessione salendo a bordo di un aliante? “Senza la conoscenza della meteorologia, la mia vita è affidata al caso. E non è un caso”. Una consapevolezza che lo spinse a studiare la meteorologia con passione, supportato dai suoi studi scientifici. Essendo il volo a vela senza motore, infatti, la capacità di “fiutare l’aria”, di sentire le accelerazioni dell’aliante e di interpretare i segnali del cielo, come la formazione dei cumuli, diventa fondamentale per sfruttare le correnti ascensionali e percorrere lunghe distanze. “I volovelisti italiani sono considerati tra i migliori meteorologi al mondo proprio perché non hanno il freno a mano, e un errore di valutazione meteorologica ha conseguenze dirette”, sottolinea. E poi racconta di quel volo di 1000 chilometri terminato solo per necessità fisiologiche, o di quella volta che si ritrovò a volare fra le cicogne: di episodi ne potrebbe raccontare decine, il presidente dell’Aeroclub aquilano, e mantenere sempre alta l’attenzione e la curiosità di chi lo ascolta.

Altro capitolo della sua vita: la transizione alla vela, avvenuta in seguito al suggerimento di Egidio Babbi, un suo allievo nei corsi di alta performance di volo a vela che era anche due volte campione mondiale di vela nella classe A. Babbi fece notare a Sarti come la sua impostazione della meteorologia, che considerava il vento nelle tre dimensioni (non solo la componente orizzontale ma anche quella verticale, influenzata dalla morfologia del terreno), fosse particolarmente valida anche per la vela.
Sarti iniziò così ad applicare la sua expertise meteorologica alla vela, ottenendo successi e collaborando con figure di spicco come Francesco De Angelis (la prima, storica e indimenticabile, Luna Rossa). Un percorso che lo ha portato un giorno ad avere a che fare con Luther Carpenter, guru della vela americana, che lo ha voluto nel suo team per le Olimpiadi di Parigi 2024.
L’aneddoto di come sia stato “messo alla prova”, senza sapere per chi stesse lavorando, culminato con la vittoria del bronzo, testimonia l’efficacia della sua applicazione della meteorologia alla vela e l’anello olimpico ricevuto in omaggio dalla squadra americana è la dimostrazione del riconoscimento del suo contributo. “Riceverlo è stato per me un grande onore e un segno tangibile del valore del lavoro svolto con la squadra americana. Il riconoscimento ricevuto non riguarda solo l’esperienza olimpica. La squadra americana, e in particolare gli atleti e il loro allenatore Charlie McKee, hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per il mio contributo anche ai Mondiali di classe Moth, che si sono svolti a dicembre in Nuova Zelanda. In quell’evento, gli atleti USA hanno ottenuto risultati straordinari: due primi posti e un secondo posto nelle tre categorie divise per età”.
“All’interno del Team Olimpico USA, sono l’unico membro straniero. È un ruolo che mi riempie di orgoglio, non solo come professionista, ma anche come italiano. Essere parte di un team di così alto livello e contribuire ai successi di una delle nazioni più competitive nel mondo della vela è un traguardo straordinario, che porto con grande soddisfazione e con il desiderio di rappresentare, nel mio piccolo, anche l’eccellenza italiana nel mondo”.
#nonsolocalcio, dal volo a vela alla vela: intervista a Ezio Sarti. Conduce Eleonora Falci