Ricostruzione, studenti universitari a Sant’Eusanio Forconese: nuove proposte di riqualificazione

Le buone pratiche di ricostruzione del Comune di Sant’Eusanio Forconese oggetto di studio da parte di 70 universitari: ora si lavora alle proposte progettuali per la riqualificazione di un edificio pubblico a Casentino
Buone pratiche di ricostruzione e sicurezza sismica, 70 studenti italiani e stranieri in formazione a Sant’Eusanio Forconese, per visitare i cantieri del borgo di Casentino. Conclusa la tre giorni: ora appuntamento a settembre.
L’AQUILA – La visita ad un aggregato edilizio ricostruito e ad uno nella fase di cantiere al fine di studiare le buone
pratiche di restauro e messa in sicurezza nella ricostruzione post sisma 2009, con un ulteriore focus anche su una ex scuola, al fine di progettare una nuova destinazione d’uso a fini sociali e aggregativi. Sono stati questi i temi al centro della visita nei giorni scorsi a Casentino, frazione del Comune di Sant’Eusanio Forconese, in provincia dell’Aquila, da parte di circa 70 studenti universitari della Federico II di Napoli, della Faculté polytechniquedi Mons in Belgio, della National technical university di Atene e dell’École nationale supérieure d’architecture (Ensa) diParigi-Belleville. La visita ha concluso la tre giorni di formazione, sopralluoghi ed incontri nel territorio aquilano, incentrati sulla prevenzione sismica, sulle tecniche edilizie adottate e sulla rigenerazione urbana, ancor più significative alla luce dell’emergenza nell’area vulcanica dei Campi Flegrei in Campania, scattata dopo la scossa di magnitudo 4.2 del 13 marzo.
L’iniziativa è stata resa possibile in virtù di un accordo di collaborazione scientifica siglato nel 2024 dal Comune di
Sant’Eusanio Forconese, di cui è sindaco Deborah Visconti, dall’Ufficio speciale per la ricostruzione comuni del cratere,
l’Usrc, di cui è titolare Raffaello Fico, e dal dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, nell’ambito
del progetto di didattica “International Living Lab for Building Back Better”, coordinato dal docente della Federico II
Giovangiuseppe Vannelli, finanziato dal “Blended intensive programme” di Erasmus+, e nell’ambito anche della ricerca
“Grins – Growing Resilient, Inclusive and Sustainable” del Partenariato Esteso 9 del Pnrr, di cui è “massa critica” la
docente, anche lei della Federico II, Angela D’Agostino.
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’esito di questo sodalizio di respiro internazionale – ha commentato il sindaco
Visconti – che sta portando risultati concreti sia per noi che per gli studenti che abbiamo avuto il piacere di ospitare.
Faremo sicuramente tesoro delle loro proposte progettuali, sia quelle presentate ieri con la mostra e la tavola rotonda, sia
quelle che ci proporranno per l’edificio pubblico di Casentino. Ferma convinzione della nostra amministrazione comunaleè che, ora che la ricostruzione edilizia sta volgendo al termine, dobbiamo dotare i nostri meravigliosi paesi di serviziadeguati, spazi di aggregazione, luoghi di ritrovo ma anche di imprenditorialità ed è però fondamentale, prima di tutto,saper leggere il territorio individuandone con lucidità e lungimiranza le potenzialità e le autentiche vocazioni. Ringraziosentitamente gli studenti, i docenti, tutti gli ospiti che hanno partecipato alla tavola rotonda di Fossa, a cominciare dallasoprintendente Collettini e dal senatore Guido Liris“.
A snocciolare i numeri della ricostruzione post-sismica, focalizzata su Sant’Eusanio Forconese e la sua frazione Casentino,
è stato invece il titolare dell’Usrc Fico: “Ad oggi sono state presentate 110 pratiche di aggregati, per 131 milioni di euro,
con istruttorie già concluse per 93 aggregati e per un valore di 108 milioni. Quindi siamo ad uno stato di avanzamentomolto elevato, dell’85%, per quanto riguarda i contributi approvati. I lavori sono stati effettuati e conclusi su 52 aggregati.Il tema che adesso dovremo affrontare è quello del ritardo su alcuni aggregati relativi ai sottoservizi e in particolare perl’allaccio del gas, che impedisce il rientro dei proprietari. Oltre la ricostruzione edilizia c’è però l’obiettivo delripopolamento pieno di questi splendidi borghi e gli studenti delle quattro università hanno dato un importante contributo,di cui faremo tesoro, per quello che riguarda la ridestinazione d’uso di edifici pubblici e in termini di rigenerazione urbana,necessarie a rendere più attrattivo l’abitare in questi paesi”.
Gli studenti internazionali sono arrivati mercoledì 19 maggio e dopo aver visitato l’Aquila, Fossa e Sant’Eusanio
Forconese, hanno presentato nella sala conferenze di Fossa, che ospitava una mostra e una tavola rotonda, le loro proposte
progettuali per l’ex scuola, da ripensare come spazio laboratoriale, ad uso sociale e didattico,come mercato
contadino con laboratori di trasformazione e orti contigui, come cantina vitivinicola, come struttura a servizio di una pistaciclabile e dell’ecoturismo, il tutto al fine di riconnettere il borgo con il villaggio Map realizzato nel post sisma 2009 econ il castello in cima al monte Cerro. Ora gli studenti si concentreranno sull’ex edificio scolastico di Casentino, che oggi ospita famiglie che hanno ancora l’abitazione inagibile, al fine di immaginare una ottimale destinazione d’uso, chiusa la fase dell’emergenza abitativa. A fare da “ciceroni” nella nuova e ultima tappa, prima della partenza per Napoli, l’ingegnere strutturista Mimmo Srouor, ex assessore regionale, il docente della Federico II Vannelli e l’assessore comunale di Sant’Eusanio Forconese, Chiara DiMichele.
“Ai ragazzi abbiamo spiegato come si fa a recuperare, restaurare, ricostruire questi aggregati edilizi – ha spiegato Srour -, come funziona la complessa ed articolata normativa e le filiere della ricostruzione post sisma 2009. Abbiamo altresì
spiegato nel dettaglio come viene identificato un aggregato edilizio e cosa sono e a cosa servono i Piani di ricostruzione.
Soprattutto, siamo entrati nel merito di un tema fondamentale, quello della prevenzione, ovvero della messa in sicurezza
degli edifici, delle soluzioni tecniche ed edilizie adottate per massimizzare l’indice di vulnerabilità sismica. Tutte
conoscenze che noi abbiamo appreso e sviluppato sul campo, e che non sono scontate nei Paesi da dove provengono i
nostri ospiti, come ha confermato del resto l’enorme interesse riscontrato nelle nostre visite”.
Ha spiegato a sua volta il professor Vannelli:“Casentino è una piccola frazione di un piccolo borgo e questo rappresenta
per noi senz’altro un interessante caso di studio, come lo sono le tecniche e le soluzioni adottate nella ricostruzione edilizia.
Senza dubbio da questo punto di vista il cratere sismico 2009 rappresenta, come sempre avvenuto dopo i terremoti che
hanno colpito il nostro Paese, un luogo di grande sperimentazione e di innovazione tecnica, culturale e progettuale. Del
resto, la nostra partnership con il Comune di Sant’Eusanio Forconese e con l’Usrc aveva proprio l’obiettivo di condividere
queste conoscenze acquisite e di consentire ai nostri studenti di mettersi alla prova, proponendo soluzioni progettuali per
edifici pubblici da ripensare, come già avvenuto appunto per la ex scuola di Sant’Eusanio, e ora quella di Casentino, per
la quale presenteremo le proposte a settembre”.
Dopo aver ringraziato tutti gli studenti e docenti, in partenza per Napoli, l’assessore Di Michele ha infine sottolineato che
“il lavoro che stanno facendo questi ragazzi e che proseguirà nei prossimi mesi sarà per noi prezioso. Inoltre, abbiamo
visto con soddisfazione che i nostri ospiti sono stati davvero colpiti dalla bellezza, dalla ricchezza storica e architettonica,
dalla qualità ambientale e paesaggistica di questo territorio. Questa partnership ha avuto dunque anche un positivo risvoltopromozionale, di allargamento degli orizzonti e di confronto internazionale”.