Usa i dati di un’azienda marsicana per richieste di assunzione di cittadini extracomunitari, denunciato

29 marzo 2025 | 09:47
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Usa i dati di un’azienda marsicana per richieste di assunzione di cittadini extracomunitari, denunciato

I Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro denunciano 38enne che utilizzava i dati di un’azienda marsicana per istanze di assunzione di cittadini extracomunitari.

Aveva presentato 23 istanze di assunzione di cittadini extracomunitari con i dati di un’azienda agricola marsicana, 38enne denunciato. I carabinieri scoprono che aveva presentato 104 istanze su tutto il territorio nazionale.

Nel corso degli ultimi giorni i Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di L’Aquila hanno portato a termine una complessa attività di indagine sul tema dei flussi di lavoratori stranieri extracomunitari. In particolare l’indagine, avviata dal N.I.L. e condotta con la preziosa collaborazione dei Carabinieri della Stazione di Luco dei Marsi (AQ), si è concentrata sulle persone che presentano istanze di assunzione temporanea di lavoratori stranieri extracomunitari c.d. Decreto Flussi 2024 ed ha portato all’identificazione di un cittadino indiano di 38 anni, residente fuori regione. Secondo la ricostruzione effettuata dal personale operante, l’uomo avrebbe utilizzato fraudolentemente i dati di un’azienda agricola che opera in questa Provincia per presentare alla Prefettura di L’Aquila, 23 (ventitré) istanze di assunzione di cittadini stranieri extracomunitari per lavoro stagionale, nell’ambito del decreto flussi stagionali 2024. L’attività di indagine è stata estesa al database nazionale relativo alle istanze presentate nell’ambito dei decreti di emersione e di flussi relativi all’anno 2024, acquisito presso il Dipartimento per le libertà civili e dell’immigrazione del Ministero dell’Interno ed ha evidenziato che lo stesso indagato, aveva presentato 104 (centoquattro) istanze sul territorio nazionale, in particolare presso le Prefetture di Roma, Agrigento, Bologna, Latina e Matera.
Si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva.