Autismo, la strada è l’inclusione

5 aprile 2025 | 09:12
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Autismo, la strada è l’inclusione

L’autismo al centro della nuova puntata di Grandangolo, con ospiti Dario Verzulli, presidente Autismo Abruzzo Onlus, e Giovanni Cappelli, volontario dell’associazione, “un riferimento per le famiglie che affrontano le diagnosi, le aiutiamo a individuare chi può aiutarle”

Il 2 aprile del 2007 le Nazioni Unite istituivano la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo. In occasione di questa ricorrenza, la rubrica Grandangolo, condotta dal direttore del Capoluogo David Filieri, ha approfondito il tema con Dario Verzulli, presidente dell’associazione Autismo Abruzzo Onlus, e Giovanni Cappelli, volontario che collabora con l’associazione.

Verzulli ha sottolineato che “l’ambito dell’autismo è qualcosa di profondamente sorprendente, che ti coinvolge e ti costringe a combattere ogni giorno per dare risposte. Definire l’autismo è molto complesso: conosciamo tante persone con autismo, ma non ne conosciamo una identica all’altra, per questo si parla di spettro autistico. L’associazione nasce quando nacque mia figlia, nel 1995, e dalla presa di coscienza che non ci fosse nulla su cui potersi appoggiare e basarsi. Oggi si parla molto di autismo e questo è positivo: le persone che ricevono le diagnosi possono avere riscontri in tempi brevi. Noi come associazione siamo il riferimento delle famiglie che affrontano un percorso di diagnosi, un vero e proprio front office, le aiutiamo a individuare i settori, i professionisti, le istituzioni che possono aiutarle. Spesso facciamo sì che la necessità delle famiglie siano comprensibili alle istituzioni rendendo possibile l’intervento”.

Verzulli ha ricordato che la prima istituzione pubblica a sostenere concretamente Autismo Abruzzo Onlus è stata il Comune dell’Aquila, “da cui abbiamo ottenuto l’uso gratuito di appartamenti del Progetto Case e di due in centro storico, che sono diventati rispettivamente punto di accoglienza per visite del persone con spettro autistico nella città in ricostruzione nell’ambito di uno specifico progetto e una sede dove sperimentiamo inclusione sociale. A Teramo ha sede un altro progetto, in una vecchia scuola in comodato, che comprende diverse attività e, recentemente, abbiamo aperto un altro spazio a Pescara”.

Il presidente di Autismo Abruzzo Onlus ha messo in luce la situazione: “Per noi è molto importante l’informazione, il nostro Paese è stato il primo a essersi dotato, nel 2015, di una legge che tutela le persone autistiche. Assicura loro un percorso di sostegno e di attività riabilitative, per tutta la vita, imponendo alle Regioni di recepirla: la nostra l’ha fatto nel migliore dei modi. Abbiamo tuttavia bisogno di maggiore diffusione e caratterizzazione di servizi riabilitativi. Per quanto riguarda l’aspetto sociale, osserviamo un’evoluzione, da qualche anno si parla di interventi concreti: riteniamo che sia fondamentale garantire un percorso inclusivo per rendere la vita di queste persone indipendente dalla famiglia, è questa la sfida. Dobbiamo poi fare capire, noi lo facciamo attraverso le progettualità, che l’autismo è diversificato, che gli autistici possono vivere tutti i contesti della vita reale. Adottiamo il metodo, ottenendo dei risultati, di partire sempre dalle necessità, dai bisogni, dalle ambizioni delle persone, costruendo attorno a questi interessi attività sempre più coinvolgenti, percorsi di inclusione sociale”.

Giovanni Cappelli ha raccontato la sua esperienza da volontario dell’associazione: “Ho incontrato tante persone, abbiamo fatto tanti eventi in tanti anni. Nei limiti del possibile cerco di stare vicino a Dario e a tutte le famiglie che ne hanno bisogno. Alcune hanno bisogno di supporto quotidiano che non ricevono in altri ambiti. Ci siamo conosciuti attraverso il progetto Dopo di noi, firmato dall’attuale sindaco Biondi. Le istituzioni hanno fatto abbastanza, ma c’è l’applicazione ed è qui emergono le lacune. Le famiglie non conoscono spesso, ad esempio, come beneficiare delle leggi: qui è importante l’intervento di Autismo Abruzzo Onlus. Poi ci sono le aziende, dove possiamo fare qualcosa grande per ovviare alla loro tendenza di bypassare il problema”. Come un’iniziativa di cui Cappelli si occupa in prima persona: “Un progetto di alternanza scuola lavoro: ragazzi con lo spettro autistico hanno fatto e faranno esperienze nelle aziende grazie alla donazione della Fondazione Micron”.