Inchiesta su agenti stradale, chi ha indagato non è stato trasferito

Inchiesta su agenti Stradale Pratola Peligna, chi ha indagato non è trasferito Ministero sospende decisione dirigente. Sindacati protestano
“Nessuna serenità vi può essere in un ufficio in cui parte del personale ha operato in indagini sul conto dello stesso personale con cui lavora da anni”. Lo affermano in una nota i segretari regionali Abruzzo e provinciali L’Aquila di Siap, Alberto Ravanetti e Fabio Marinelli, e Silp-Cgil David Belgiorno e Giacomo Zugaro, in merito all’inchiesta sui poliziotti della Stradale di Pratola Peligna (L’Aquila) imputati a vario titolo di peculato, falso, truffa ai danni dello Stato, omissione di soccorso e omissione di atti d’ufficio.
Il dirigente del Compartimento di Polizia Stradale Abruzzo e Molilse, Andrea Mainardi, aveva disposto la rotazione di due dei quattro agenti che avevano effettuato indagini sui colleghi della stradale di Pratola Peligna. Ma i provvedimenti sono stati sospesi dal Ministero dell’Interno, in attesa della definizione dell’inchiesta penale che vede 11 poliziotti davanti al giudice per le udienze preliminari per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio; per altri 8 il pm ha chiesto l’archiviazione. “Avevamo già espresso estrema perplessità per alcuni aspetti della vicenda giudiziaria che coinvolge molti colleghi di Pratola Peligna”, scrivono in una nota i Segretari Regionali Alberto Ravanetti (SIAP) e David Belgiorno (SILP-CGIL) e dei Segretari Provinciali Fabio Marinelli (SIAP) e Giacomo Zugaro (SILP-CGIL).
La maxi inchiesta della Procura della repubblica di Sulmona era partita nel 2019 ed era andata avanti fino al 2022. Tre anni di indagini attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti, con uso della tecnologia gps e l’analisi dei file delle telecamere di sorveglianza. Secondo
l’accusa gli agenti avevano abbandonato le postazioni di lavoro, dormito all’interno delle auto durante i turni notturni e si erano intrattenuti nei locali commerciali durante l’orario di servizio
“Tre anni di indagini costose e minuziose su diciannove Poliziotti, disposte con intercettazioni telefoniche, ambientali e GPS, affidate proprio alla stessa Squadra di Polizia Giudiziaria di Pratola Peligna. Cinque proroghe di indagini concesse, otto dei diciannove colleghi inquisiti in procinto di richiesta di archiviazione“, si legge ancora nella nota.
“Gli altri undici Poliziotti destinatari di perquisizioni personali afflittive sulla scorta di denunce presentate contro ignoti. Alcune testate giornalistiche locali che hanno ben evidenziato e richiamato ciclicamente nomi, cognomi e indirizzi di tutti gli indagati, manco fossero criminali incalliti. Due esposti presentati dai poliziotti inquisiti presso la Procura Generale della Repubblica per “accertare se le indagini siano state effettuate nel rispetto delle regole e secondo principi di imparzialità, equità ed obiettività”, “se c’è stata “un’interpretazione soggettiva ed arbitraria degli elementi indiziari raccolti. Una recente ispezione Ministeriale, disposta e inviata proprio per la Sottosezione Autostradale di Pratola Peligna e condotta da tre Dirigenti Superiori della Polizia di Stato, per la quale auspichiamo urgenti riscontri. Anche ai non addetti ai lavori appare evidente l’anomalia di tutta la vicenda che purtroppo continua a collezionare errori e disattenzioni. EPPURE VICENDE SIMILI CI DOVREBBERO SUSCITARE MOLTA CAUTELA In questo scenario, che non auspichiamo possa accadere mai più a nessuno, una decisione saggia assunta da parte della Dirigente della Sezione Polizia Stradale Provinciale Dott.sa Daniela PASQUA e dal Dirigente Compartimentale della Polizia Stradale Abruzzo e Molise Dott. Andrea MAINARDI che hanno tentato di fare un primo passo per poter riaccreditare un clima di lavoro sereno a Pratola Peligna, disponendo nuovi incarichi al personale e finalmente attuando una opportuna e doverosa rotazione degli Ufficiali in seno alla Squadra di P.G. della Sottosezione. Segreterie Regionali e Provinciali di L’Aquila. Nemmeno il tempo di condividere tale prima attesa e appropriata decisione di avvicendamento degli incarichi al personale in Servizio a Pratola Peligna che ci perviene la notizia di sospensione di tali disposizioni. Sconfortati cerchiamo di capire e di apprendere chi e perché abbia richiesto e purtroppo ottenuto la sospensiva di tali ormai imprescindibili scelte. Lo stupore e la frustrazione nel constatare che un altro sindacato di Polizia, proprio chi dovrebbe auspicare e suggerire una equa e doverosa rotazione del personale al fine di perseguire l’ottenimento di un ambiente sano di lavoro, abbia invece sostenuto tesi diverse dalle nostre. Il Dirigente Compartimentale MAINARDI Andrea, oltre ad essere una persona seria, competente ed obiettiva è soprattutto un SIGNORE, per le qualità professionali e umane che ha sempre dimostrato e possiamo comprendere come possa oggi sentirsi frustato nel subire un’ingerenza di questo tipo nelle Sue esclusive e doverose facoltà. Siamo certi che chi di dovere dovrà riconoscere alla dirigenza della Polizia Stradale di L’Aquila di aver compiuto il primo passo volto alla ricerca della ricostituzione del sano ambiente di lavoro che a tutt’oggi manca a Pratola Peligna. Restiamo in attesa di sapere che i sospesi provvedimenti di rotazione di incarico alla P.G. di Pratola Peligna vengano definitivamente attuati al fine di garantire il buon andamento dell’Ufficio e il doveroso benessere lavorativo di tutti. Perché, senza ipocrisie, è a tutti noto che nessuna serenità vi può essere in un Ufficio in cui parte del personale ha operato in indagini sul conto dello stesso personale con cui lavora da anni. Tanto più in considerazione delle rilevanze dell’ultima udienza celebratasi il 27 marzo 2025, dove l’intero impianto investigativo ha mostrato importantissime crepe, proprio nella direzione già lamentata dagli imputati. Ed ancor più, non si può ristabilire una giusta collaborazione lavorativa quando il personale indagante è ancora intento a cogliere eventuali passi falsi degli indagati, magari per “motivare” ed avvalorare i lunghi anni dell’indagine svolta. Siamo dunque solidali con il Dott. Mainardi e la Dott.ssa Pasqua che, in virtù della loro responsabilità, devono assumere decisioni necessarie, che riguardano l’impiego del personale assolvendo al dovere di garantire il buon funzionamento dell’Amministrazione. Noi, attraverso le segreterie Nazionali, faremo quanto in nostro potere affinché il diritto-dovere delle potestà Dirigenziali trovino la più ampia attuazione, rimuovendo ostacoli di varia natura, restituendo serenità personale e professionale agli operatori in forza alla Stradale di Pratola Peligna. Chi agisce per il bene di tutti non ha nulla da temere”.
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