Il maestro Enrico Melozzi sulla Treccani, “Il traguardo di una lunga militanza”

8 aprile 2025 | 10:57
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Il maestro Enrico Melozzi sulla Treccani, “Il traguardo di una lunga militanza”

Una pagina dell’enciclopedia Treccani dedicata al maestro abruzzese Enrico Melozzi, “Anni di lavoro e di scelte libere e coerenti. Sono orgoglioso e motivato a fare sempre meglio”

Enrico Melozzi sulle pagine della Treccani. La prestigiosa enciclopedia online dedica uno spazio al maestro teramano, “L’abnegazione paga. Un riconoscimento inaspettato che mi lusinga e mi spinge a fare sempre meglio”.

Così Melozzi commenta il nuovo riconoscimento arrivato in questi giorni, mentre è al lavoro ai suoi progetti in vista di una estate piena di eventi. “Da oggi il mio nome è sull’Enciclopedia Treccani. È un riconoscimento che non arriva per caso, ma attraverso anni di lavoro, di scelte spesso controcorrente, di dedizione assoluta alla musica e alla cultura. Non lo vivo come un punto d’arrivo, ma come una conferma importante del percorso che sto tracciando – con coerenza, libertà e responsabilità.Grazie a Treccani per aver scelto di raccontare la mia storia”.
Contattato dal Capoluogo a pochi giorni dal suo rientro dal Giappone, il maestro Enrico Melozzi evidenzia: “Dopo anni di militanza arrivano soddisfazioni e riconoscimenti importanti e che mai mi sarei aspettato. Ho sempre lavorato con passione e senza risparmiarmi, ma quando si raccolgono risultati come questo sono il primo ad esserne piacevolmente sorpreso. L’abnegazione viene ricompensata”.

Quella dedicata al maestro Melozzi è una pagina dettagliata sull’artista poliedrico. Ne riportiamo solo un passaggio,

Di origini abruzzesi, compositore, direttore d’orchestra, violoncellista, polistrumentista e cantante, è attivo in ambito sinfonico, operistico, cameristico e popolare, distinguendosi, tra le personalità musicali della sua generazione, per un talento tanto immediatamente riconoscibile quanto versatile. Il suo prolifico lavoro si arricchisce e vitalizza grazie a una dialettica costante tra tradizione musicale colta, sapientemente studiata e assorbita, e forme espressive germogliate dalla più autentica cultura popolare contemporanea.

Quindi, Treccani passa a illustrate la formazione del maestro teramano e i progetti professionali ai quali si è dedicato negli anni. “Sono sinceramente lusingato dello spazio a me riservato. Un approfondimento che racconta la mia formazione e il mio lavoro: un riconoscimento che non può che inorgoglirmi”.
Un momento pieno per la carriera di Melozzi, arrivato al grande pubblico dal palco di Sanremo e ora al lavoro per salire su uno dei palchi più prestigiosi al mondo, quello del Teatro alla Scala di Milano, dove il 4 giugno dirigerà i 100Cellos, prima di tornare a concentrarsi sul Concertone “La Notte dei serpenti”. Appuntamento, questo, che lo vede “già a dieta“, scherza Melozzi con la sua immancabile ironia.
Forma fisica a parte, come si sta preparando il maestro in vista di questi impegni? “Sicuramente sto vivendo un turbinio di emozioni, ma sono una persona molto tranquilla: lavoro, viaggio… In questi giorni sono ancora in fase di ripresa dal jet-lag, quindi riprendere in mano le attività non è semplicissimo, ma io gestisco i miei tempi senza scomporni, concentrato sui progetti in corso e sulla qualità del lavoro da offrire al pubblico. Tutto questo, però, lo faccio divertendomi: il segreto è tutto qui”.