La Croce di Remo Brindisi pronta per la processione del Venerdì Santo, terminato il restauro

8 aprile 2025 | 10:45
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La Croce di Remo Brindisi pronta per la processione del Venerdì Santo, terminato il restauro

La grande Croce di Remo Brindisi restaurata, presentati i lavori. Tutto pronto per la processione del Venerdì Santo.

L’AQUILA – Presentati i lavori di restauro della Croce di Remo Brindisi.

Terminati i lavori di restauro sulla grande Croce di Remo Brindisi, nota come Il Martirio, il più antico simulacro della processione del Venerdì Santo realizzato nel 1954 dal Maestro. L’intervento conservativo è stato avviato lo scorso anno e affidato all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila: in particolare è stato eseguito dallo studente Daniele Muggia, che ne ha fatto oggetto di tesi di laurea, con la supervisione della restauratrice Grazia De Cesare, docente del corso di Restauro dei manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti.
Si tratta di una composizione simbolica in legno inciso e traforato che raffigura tutti gli elementi iconografici tipici della Passione, la Croce, appunto, i chiodi, il martello, la spugna, la lancia, la scala, le tenaglie e il Volto Santo. La Grande Croce – che misura 225 x 150 x 4,5 cm (esclusi il piedistallo e il basamento per il trasporto a spalla) – è in legno, preparato a gesso e colla, dipinto con una pellicola di smalto nero alchidico, con particolari in foglia d’argento meccato. “Grazie all’intervento di restauro è stato possibile studiare i materiali costitutivi dell’opera: il connubio tra tecniche tradizionali del supporto in legno massello combinato con una pittura di tipo industriale non soggetta a variazioni dimensionali – spiega la restauratrice De Cesare – è quello che ci ha più interessato perché è la causa dei suoi danni. Il simulacro è portato in processione con qualsiasi condizione ambientale: il legno è sensibile alle variazioni termo igrometriche, mentre la pittura resta ferma; quindi, costretta alle variazioni dimensionali del legno, si solleva e si stacca”. Tuttavia, non c’è un modo per impedire il deteriorarsi del manufatto, perché è sì un oggetto d’arte con le sue fragilità, ma ha anche una funzione d’uso, non prescindibile. Continua la restauratrice “Non potremmo mai suggerire di non far uscire la Croce perché si rovina la pellicola pittorica, piuttosto è da prevedere una manutenzione ordinaria programmata su tutti i simulacri, soggetti all’inevitabile deterioramento una volta usciti dall’ambiente protetto in cui sono normalmente ricoverati”.

croce remo brindisi

L’intervento conservativo è consistito nel consolidamento dell’originale, eliminando le ridipinture e ricostituendo la continuità sia sotto il profilo strutturale che estetico. È stato un lavoro lungo, poiché l’opera è dipinta fronte retro nello stesso modo e, quando è giunta nei laboratori dell’Accademia, presentava lo stesso stato conservativo su entrambi i lati, con grandi scaglie di colore sollevate che rendevano impossibile adagiarla su un piano. La prima difficoltà è stata mettere in sicurezza la pellicola pittorica e trovare un sistema per consolidarla da entrambi i lati, facendola riaderire con l’applicazione della pressione. Spiega Daniele Muggia, che ha portato avanti il restauro: “Una volta fermata la pittura, è stato possibile sfilare la Croce dal basamento e adagiarla su un supporto piano, dove è stato effettuato l’intervento di pulitura con la rimozione dei depositi di particellato e delle ridipinture; dopo di che si è proceduto con la reintegrazione pittorica delle lacune”. Terminata la presentazione estetica, il manufatto – debitamente protetto con vernici finali – è stato rimontato sul basamento, anche lui oggetto di intervento, tramite un sistema di inserti elastici. La Croce è stata riconsegnata alla presenza della nipote di Remo Brindisi, Laura D’Antonio, ai Francescani aquilani, custodi insieme all’Associazione Cavalieri del Venerdì Santo dei simulacri: è pronta per tornare a sfilare nella processione del Cristo Morto dell’Aquila, una manifestazione unica nel suo genere, che quest’anno si svolgerà il 18 aprile dalle ore 20.00, con partenza dalla Basilica di San Bernardino.